“Sono più persone della parrocchia o dell'accoglienza solidale, alcuni si conoscono, spiega padre Michel.
Il ristorante Le Miroir ha offerto la portata principale e il dessert: involtini di pollo ripieni con parmentier gratinato e tronchetti. La generosità chiama generosità, molti hanno portato bottiglie o piatti natalizi. Non abbiamo nulla e lo condividiamo“, sorride il parroco.
Bernadette, impegnata in Parrocchia per il risveglio alla fede dei bambini, è venuta a condividere il pranzo di Natale. “È importante non essere soli oggi. Il Natale è la celebrazione della condivisione, dello scambio e della convivialità che tu sia cattolico, ateo o di un'altra religione.“
“In Congo nelle celebrazioni, il canto (…) e la danza sono molto importanti”
Anche Alexis oggi è solo, la moglie è andata in Senegal con la figlia, che scoprirà la sua famiglia africana. Alexis si occupa di condurre i canti in parrocchia, mentre conduce la sua vita come autista di autobus con la moglie badante.
Padre Augustin, da un anno in Francia, originario della Repubblica Democratica del Congo, partecipa al suo secondo Natale francese. “In Congo nelle celebrazioni sono molto importanti il canto con strumenti musicali e la danza. Le persone partecipano, fanno anche offerte. Nelle parrocchie si condivide con chi è in difficoltà e i pasti in famiglia sono aperti a chi passa e si considera inviato da Dio. In ogni caso, come in molti paesi, anche in Congo i bambini sono al centro dell'attenzione.“
Il pasto è stato scandito da momenti di canti natalizi, guidati da padre Michel.
