Per denunciare le condizioni carcerarie, ha demolito la porta e parte del muro del carcere di Limoges

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A mezzanotte, un anarchico di nome Marc, deciso a denunciare le condizioni carcerarie, ha sfondato con un bulldozer la porta e parte del muro del centro di detenzione di Limoges.

Per compiere questo atto spettacolare, ha rubato un bulldozer da un cantiere nella zona industriale settentrionale. Attraversò poi la città nel pieno dell'eccitazione del Capodanno, suscitando probabilmente l'incredulità di chi lo incontrava.

Abbandona la ruspa e fugge… in motorino

Una volta arrivato a Winston-Churchill Square, diresse la macchina verso la prigione. Con il secchio abbassato, ha distrutto il cancello d'ingresso, poi parte del muro di cinta, prima di andarsene silenziosamente, abbandonando il bulldozer “anarchico” più avanti lungo rue de La Fonderie e scomparendo nella notte di Natale… sul suo motorino.

Il suo gesto è avvenuto in un contesto di intense lotte carcerarie: le rivolte nelle carceri francesi, le sanguinose repressioni in Spagna e l'affare Baader in Germania.

Due anni dopo, Marc spiegò in una lettera alla stampa che voleva impressionare con questo spettacolo, cantando da solo, la notte di Natale, vecchie canzoni della Comune di Parigi.

Un altro attacco

Questa notizia ricorda anche un altro famoso attentato a questo carcere. Il 17 aprile 1905, i lavoratori in sciopero usarono un ariete per cercare di liberare i loro compagni imprigionati.

Per celebrare il 50° anniversario dell'azione dell'anarchico, il 24 dicembre alle 23,55 si è tenuta una commemorazione in Place Winston-Churchill, di fronte al carcere minorile, su iniziativa del CIRA Limousin (Centro internazionale di ricerca sull'anarchismo).

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