Un bonus da 25 milioni per il giardiniere, lo scandalo che provoca disordini.

Un bonus da 25 milioni per il giardiniere, lo scandalo che provoca disordini.
Un bonus da 25 milioni per il giardiniere, lo scandalo che provoca disordini.
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Lo dice un sondaggio pubblicato dal quotidiano Liberazionel'ambasciata senegalese a Ottawa è oggetto di gravi accuse di cattiva gestione dei fondi pubblici. Tra il 2019 e il 2023, l’Ispettorato Generale dello Stato (IGE) ha scoperto molteplici irregolarità, che vanno da contratti discutibili a bonus ingiustificati. A seguito di queste rivelazioni, l’ufficiale giudiziario dello Stato ha sporto denuncia, avviando un’indagine giudiziaria.

Un bonus da 25,468 milioni di FCFA: il giardiniere al centro dello scandalo

Uno dei casi più inquietanti rivelati da Liberazione riguarda I. Top, giardiniere impiegato presso l'Ambasciata dal 2011. In totale illegalità, quest'ultimo ha percepito un bonus di 25,468 milioni di FCFAuna somma astronomica che solleva molti interrogativi.

“Nessuna traccia contabile di questo pagamento è stata trovata dall’IGE, il che la dice lunga sull’opacità di questa gestione”, preciso Liberazione.

Il giardiniere, divenuto suo malgrado il simbolo di questi eccessi, è solo la punta dell'iceberg. Questo bonus ingiustificato evidenzia una gestione lassista e, a quanto pare, deliberatamente opaca delle finanze pubbliche all’interno della rappresentanza diplomatica senegalese in Canada.

Operazioni problematiche con Ace Building

Ma la questione non finisce qui. Lo ha sottolineato anche l'IGE transazioni finanziarie discutibili tra l'Ambasciata e una società chiamata Edificio dell'Asso. Anche se non sono ancora stati rivelati i dettagli esatti di questi contratti, gli ispettori parlano di operazioni con fondi pubblici senza rispetto delle procedure vigenti.

Uno scandalo diplomatico dalle gravi conseguenze

Queste rivelazioni hanno ripercussioni ai massimi livelli. L’ambasciata senegalese a Ottawa, che dovrebbe incarnare il rigore e l’integrità dello Stato senegalese all’estero, è ora immersa in una crisi di credibilità.

Secondo Liberazionequesta vicenda potrebbe evidenziare a sistema di diversione ben consolidatocoinvolgendo potenzialmente diversi attori all'interno dell'amministrazione diplomatica. I fondi stanziati per promuovere gli interessi senegalesi in Canada sarebbero stati utilizzati per scopi personali, compromettendo così le missioni della rappresentanza.

Verso una riforma necessaria?

Di fronte a questa situazione, lo Stato senegalese dovrà dar prova di fermezza. Le indagini in corso consentiranno di accertare le responsabilità e di risanare le pratiche all'interno delle ambasciate? Per molti osservatori questo scandalo potrebbe essere l'occasione per rivedere i meccanismi di controllo della spesa nelle rappresentanze diplomatiche del Paese.

Liberazioneche segue da vicino questo caso, sottolinea che il coinvolgimento dell'IGE e dell'agente giudiziario statale testimonia la gravità della situazione. Se il Senegal vuole ripristinare la fiducia nella diplomazia e preservare la propria immagine internazionale è necessaria una riforma profonda.

Il verdetto pendente

Per ora la questione è nelle mani dei tribunali. Ma una cosa è certa: questo scandalo getta un’ombra sulla gestione delle risorse pubbliche e pone una questione cruciale sulla trasparenza delle istituzioni senegalesi.

Il Senegal attende risposte. E il giardiniere da 25 milioni resta, per molti, il simbolo di un sistema che va assolutamente riformato.

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