“Ho appena lasciato Wayne Gretzky, Il Grande come è noto nel mondo dell’hockey”, ha scritto mercoledì pomeriggio Trump sulla sua piattaforma Truth Social.
“Gli ho detto: 'Wayne, perché non ti candidi come primo ministro del Canada, che presto sarà conosciuto come governatore del Canada? Vinceresti facilmente, non avresti nemmeno bisogno di fare campagna elettorale. Non era interessato”, ha aggiunto il presidente eletto.
Il suo commento sull'essere governatore del Canada si riferisce al fatto che Trump ha ripetutamente suggerito che il paese diventasse uno stato americano, cosa che Ottawa sostiene sia solo uno scherzo.
Donald Trump ha aggiunto che sarebbe “divertente da guardare” se i canadesi lanciassero un movimento per incoraggiare il giocatore di hockey in pensione a candidarsi.
La stampa canadese ha tentato di contattare il signor Gretzky tramite i suoi agenti.
Gli esperti politici affermano che Ottawa ha ragione a concentrarsi sulle tariffe potenzialmente dannose che Trump minaccia di imporre, invece di rispondere parlando di annessione o acquisto del Canada.
Il primo ministro Justin Trudeau è alla guida di un governo di minoranza che potrebbe essere estromesso da un voto di fiducia l’anno prossimo dopo le dimissioni a sorpresa del ministro delle Finanze Chrystia Freeland.
Supporto conservatore
Gretzky ha precedentemente sostenuto politici conservatori, come l'ex leader del Partito conservatore progressista dell'Ontario Patrick Brown durante la sua campagna per la leadership del partito.
Durante le elezioni federali del 2015, il leader conservatore Stephen Harper ha intervistato Gretzky di fronte a centinaia di sostenitori mentre i conservatori cercavano senza successo la rielezione.
Durante l'evento, Gretzky disse ad Harper che lo considerava un “primo ministro irreale” che era stato “meraviglioso per l'intero paese”.
Wayne Gretzky in seguito disse che avrebbe sempre acconsentito alle richieste di un primo ministro, indipendentemente dal contesto politico, sottolineando che una volta aveva ospitato un pranzo per l'ex primo ministro liberale Pierre Trudeau.
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