Un uomo è stato arrestato e preso in custodia martedì 3 dicembre a Landes, in seguito denunce per minacce di morte denunciato contro agenti del Dipartimento di tutela dell'infanzia del dipartimento, Francia Bleu Gascogne, apprende dalla procura di Dax. Viene ascoltato nell'ambito di un'indagine sulle minacce di morte contro persone incaricate di una missione di servizio pubblico.
In questione: un video di 10 minuti sul social network TikTok pubblicato il 13 novembre. Quest'uomo spiega che suo figlio è vittima da anni di un collocamento abusivo in una famiglia ospitante da parte dell'ASE del dipartimento delle Landes.
In questo video, quest'uomo, che afferma di avere 40 anni, con un berretto color kaki in testa e un piercing in bocca, denuncia, con parole molto confuse, il trattamento che lui e il figlio deportato avrebbero subito dal servizio dipartimentale. In questo video ammette anche di aver avuto lui stesso un percorso di vita difficile, di essere stato un figlio adottivo e di essere stato in prigione.
“In gioco per queste persone”
Poiché nomina direttamente due agenti ASE, non pubblicheremo questo video qui, ma eccone un breve estratto dai suoi commenti minacciosi nei confronti del servizio di assistenza all'infanzia :
“Queste persone trafficano bambini per fornirli ai pedofili. Devono essere puniti. Bruciare sul rogo per queste persone. Voglio vederli bruciare. È satanismo. Devi prendere la giustizia nelle tue mani.“
Questi commenti sul presunto traffico di bambini ai pedofili fanno parte di una vecchia tesi di complottoreso popolare soprattutto negli Stati Uniti dalla rete QAnon e diffuso in Francia dal movimento One Nation. Troviamo in queste reti di influenza gli stessi elementi del linguaggio usati da questo padre landese. Quest'ultimo utilizza il suo profilo TikTok anche per pubblicare numerosi altri video, dove denuncia, in un'altra nota teoria complottista, le scie bianche lasciate nel cielo dagli aerei.
Denuncia e richiesta di rimozione del video
Di fronte alle minacce e agli insulti, il Dipartimento delle Landes annuncia di sì ha presentato denuncia alla Procura della Repubblica. Ha inoltre intenzione di contattare via mail il social network cinese TikTok, l'ambasciatore cinese in Francia, e Xavier Niel, capo di Free e membro del consiglio di amministrazione della società madre di TikTok, per richiedere la rimozione del video. È già stata avanzata una richiesta di ritiro tramite segnalazione al social network e ad Arcom, ma nel momento in cui scriviamo queste righe il video è ancora online.
Per provvedere sono stati contattati anche i servizi di prevenzione del Consiglio dipartimentale sostegno psicologico agli agenti presi di mira specificatamente nel video.