Il governo Barnier è oggetto di due mozioni di censura portate avanti rispettivamente dai deputati del Raggruppamento Nazionale e dai deputati del Nuovo Fronte Popolare. La conclusione di questa telenovela politica dovrebbe svolgersi mercoledì 4 dicembre, durante la votazione sul bilancio della Previdenza Sociale. Il deputato della seconda circoscrizione elettorale della Guyana, Davy Rimane, fermo sulla sua posizione, voterà la mozione di censura insieme ai suoi colleghi di sinistra.
Interrogato questo 3 dicembre nella trasmissione radiofonica mattutina, Davy Rimane, come al solito, non ha usato mezzi termini sull'azione del governo che ha portato la Francia a questa grave crisi politica ed economica. Sul rischio di portare il Paese nel caos in seguito all'adozione di una mozione di censura, come temuto da una parte dell'opinione pubblica, il deputato della seconda circoscrizione elettorale della Guyana attribuisce la responsabilità alla politica presidenziale:
“Questa è una sciocchezza, il Paese era già in crisi economica. La politica di Emmanuel Macron, la sua strategia per rilanciare economicamente il Paese è un flop. Non funziona, insiste. Il presidente ha donato decine di miliardi alle imprese, pensava che il riflusso avrebbe dato i suoi frutti, ma no. Hanno raccolto miliardi di dividendi e non c’è stata ripresa… E sono stati il presidente Macron e i suoi sostenitori a rifiutare un governo dell’Unione popolare di sinistra contro la scelta del popolo. »
Il bilancio estero presentato dal governo non consente di realizzare gli obiettivi più urgenti
Il deputato è molto più duro sul bilancio estero: “ È un disastro. La Francia attraversa una crisi economica perché le scelte dei deputati a partire dal primo quinquennio non consentono di rispondere alla situazione. Il bilancio messo in atto oggi e presentato inizialmente dal governo non consente di soddisfare i bisogni più urgenti nei territori d'oltremare. »
Davy Rimane non commenta la possibilità di costringere il presidente Macron a dimettersi. Secondo lui se il capo dello Stato fa: “Una prova di intelligenza, deve saper rendersi conto che la politica che sta portando avanti non è buona. Non permette di allentare le tensioni nel paese e sulla scala degli Ultramarine per svilupparsi, svilupparsi, aprire la Guyana, per rispondere alle sfide economiche, sanitarie e di sviluppo. O il presidente ascolta il popolo oppure va a sbattere contro un muro che diventa sempre più fitto. »
Il deputato Rimane attenderà con calma la discussione sul testo e poi il voto. “ Se la mozione di censura sarà votata dalla maggioranza dei deputati, il governo sarà censurato. Toccherà quindi a Emmanuel Macron nominare un nuovo capo del governo per riavviare la macchina… In ogni caso quest'altro governo dovrà dare priorità all'ascolto dei francesi, dei territori, della Guyana perché questo basta! »