Dichiarato morto per errore, un abitante dell'Alto Reno riacquisterà i suoi diritti dopo diverse settimane di combattimenti

Dichiarato morto per errore, un abitante dell'Alto Reno riacquisterà i suoi diritti dopo diverse settimane di combattimenti
Dichiarato morto per errore, un abitante dell'Alto Reno riacquisterà i suoi diritti dopo diverse settimane di combattimenti
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“Sono vivo e vegeto!” : Maurice Schaffhauser ama ricordarcelo quando andiamo a incontrarlo. La sua sfortuna è stata rivelato questa settimana dai nostri colleghi di Ultime notizie dall'Alsazia. Dopo la morte della moglie, avvenuta il 12 settembre, questo abitante di Wickerschwihr, vicino a Colmar, ha ricevuto una telefonata dalla cassa pensioni della moglie che gli comunicava annuncia che è morto!

Un percorso a ostacoli intrapreso per riconquistare i propri diritti

Il sessantenne cade dalla sedia e passa il figlio al suo interlocutore che gli dice che è vivo e vegeto. Un errore che comporta automaticamente la perdita dei diritti. Maurice, recandosi in farmacia, si accorge che la sua tessera sanitaria è bloccata. Poi si reca al CPAM: gli spiegano che deve produrre un certificato di vita. Quindi si avvicina agli organismi per dimostrare che è vivo. Ora è fatto.

“Posso ringraziare il sindaco di Wickerschwihr che mi ha aiutato molto con il processo”, sottolinea Maurice Schaffhauser. L'elaborazione della pratica richiede tempo e il medico deve anticipare gli onorari del medico per i farmaci e le cure. Continua a lottare per ottenere rapidamente la sua carta vitale. È un vero percorso a ostacoli per il pensionato che moltiplica le telefonate, le procedure. A fine ottobre le cose cominciano a sbloccarsi: il pensionato riceve un certificato ma non ancora la nuova tessera vitale.

Le scuse del CPAM dell'Alto Reno e un lieto fine

Contattato da Bleu Alsace, il Il CPAM dell'Alto Reno si rammarica di questa situazioneinvierà una lettera di scuse al pensionato da parte del direttore spiegandogli l'accaduto. Il CPAM precisa che il signor Schauffhauser è stato dichiarato morto per errore al CARSAT il 3 ottobre. Poiché si tratta di banche dati comunicanti, anche il CPAM lo ha considerato deceduto e ha bloccato la sua carta vitale.

Venerdì 29 novembre, dopo diverse settimane di lotta, è arrivata la buona notizia: la carta vitale arriverà a casa del pensionato il 15 dicembre.

“Finalmente potrò piangere la perdita di mia moglie” sussurra Maurice Schaffhauser. Dice anche che una persona lo ha contattato dopo aver letto l'articolo sulla stampa regionale, ha impiegato un anno per riportare tutto alla normalità.

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