A volte sono considerati una punizione, spesso un'alternativa ai procedimenti legali per alcuni autori di reati e delitti. Degradazioni, oltraggi, minacce. Nella Côtes-d'Armor, i corsi di cittadinanza, fino ad ora forniti dal Servizio di integrazione e libertà vigilata carceraria (Spip), saranno ora gestiti dall'Associazione dipartimentale per le alternative al procedimento giudiziario (Adaj). I rappresentanti di questa struttura, la Giustizia, la Città e Sdis hanno firmato, a tal fine, un accordo martedì 26 novembre 2024 al tribunale di Saint-Brieuc.
Questi corsi di sanzione sono “utili per le persone che minano i valori repubblicani”, descrive Nicolas Heitz, pubblico ministero di Saint-Brieuc. Sono a pagamento, fino a 150 euro, “perché l'istruzione richiede un contributo economico”, stima il magistrato. E si svolgerà ora presso il municipio, luogo simbolico di valori comuni. Il primo si terrà questo giovedì, 28 novembre, e sono stati invitati quindici tirocinanti. «Si tratta di una competenza nuova per Adaj, che già organizza corsi, in particolare sulla lotta contro le dipendenze e la violenza domestica», spiega Théophile Le Diouron, presidente dell'associazione.
Come va?
È previsto uno stage a trimestre. Ogni partecipante dovrà spiegare la propria presenza durante una tavola rotonda e poi, durante la giornata, diversi relatori (municipio, polizia, vigili del fuoco, Adaj) verranno a ricordarci il loro ruolo nella convivenza. In programma sono anche “schizzi di scenari su alcune inciviltà”, aggiunge Aurélie Gendron, direttrice di Adaj. Il Servizio Dipartimentale Vigili del Fuoco e di Soccorso (Sdis) fornirà inoltre informazioni sulle procedure di primo soccorso e ricorderà alle persone le conseguenze umane e materiali dei danni e di altri crimini contro il bene comune.
“Una mano tesa”, descrive Aurélie Gendron, “basata sullo scambio per nutrire la riflessione e la consapevolezza”. L’obiettivo è responsabilizzare i responsabili e “ricordare loro i fondamenti della democrazia”, afferma Stéphane Favrais, vicesindaco responsabile delle politiche di prossimità e città. L'anno scorso hanno partecipato a questi moduli nella Côtes-d'Armor tra le 250 e le 300 persone. “Si tratta di un nuovo contributo di Adaj alla lotta contro la recidiva”, continua Théophile Le Diouron. Da 41 anni la sua associazione lavora con le vittime e gli autori di crimini. Ha così sostenuto 3.700 persone nel 2023.