La Fondazione Ethos, che rappresenta le casse pensioni in Svizzera, rafforza le sue richieste riguardo alla rappresentanza delle donne nei consigli d’amministrazione, con molte aziende svizzere ancora lontane dall’obiettivo del 30% di donne fissato dalla legge per il 2026.
Questa fondazione, che interviene regolarmente nelle assemblee generali delle società quotate in Borsa, intende ora opporsi “alla rielezione del presidente del comitato per le nomine (o del consiglio di amministrazione se tale comitato non esiste) quando non ci sono almeno il 30% di donne nel consiglio di amministrazione”, ha detto mercoledì in un comunicato stampa.
“Questo inasprimento risponde a una situazione preoccupante”, aggiunge la fondazione che ha aggiornato le linee guida per le sue istruzioni di voto per le assemblee generali del 2025.
Le imprese svizzere avevano, per legge, cinque anni per raggiungere una quota del 30% di donne nei loro consigli di amministrazione entro il 1° gennaio 2026, ricorda questa fondazione. Ma molti sono “ancora lontani dal traguardo”, avverte.
Alla fine delle assemblee generali del 2024, le società dell’indice SMI, che riunisce le 20 grandi capitalizzazioni della Borsa svizzera, contavano in media il 36% di donne nei loro consigli di amministrazione, secondo uno studio condotto da questa fondazione .
D’altro canto, questa cifra si attesta in media al 28,8% per le aziende dell’SPI, l’indice ampio della Borsa svizzera, secondo questo studio che evidenzia che a solo un anno dalla scadenza la maggior parte di queste aziende ha non ha ancora raggiunto l’obiettivo del 30%.
“Ancora più preoccupante è il fatto che 36 consigli di amministrazione di SPI non includono donne”, osserva questo studio.
Nell’Unione Europea, una direttiva adottata nel 2022 richiede che almeno il 40% degli incarichi di amministratore non esecutivi o il 33% di tutti gli incarichi di amministratore siano ricoperti da donne entro luglio 2026 nelle grandi società quotate in borsa con più di 250 dipendenti.
Con sede a Ginevra, la fondazione Ethos riunisce più di 250 casse pensioni e istituzioni svizzere. In particolare offre loro raccomandazioni di voto per le assemblee generali.
Questa fondazione, che aggiorna ogni anno le linee guida per le sue istruzioni di voto, intende anche rendere più rigorosi i suoi requisiti riguardo al cumulo dei mandati. D’ora in poi si opporrà all’elezione o alla rielezione di un amministratore senza attività esecutiva non appena ricoprirà più di quattro mandati, rispetto ai cinque precedenti.