Questo voto dà ufficialmente inizio al secondo mandato di Ursula von der Leyen. Il francese Stéphane Séjourné è confermato vicepresidente esecutivo della Commissione.
Pubblicato il 27/11/2024 15:18
Aggiornato il 27/11/2024 15:44
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Mercoledì 27 novembre, a Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato la nuova squadra della Commissione europea. I suoi membri entreranno in carica all’inizio di dicembre in un contesto di gravi turbolenze economiche e geopolitiche. L'esecutivo europeo ha ottenuto 370 voti favorevoli (282 contrari, 36 astenuti). Il secondo mandato di Ursula von der Leyen potrà quindi iniziare, una cinquantina di giorni prima dell'insediamento di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti.
L'Europa n'a “non c'è tempo da perdere” ha avvertito il Presidente della Commissione, facendo della competitività una priorità “riempire” il divario con Stati Uniti e Cina. “La nostra libertà e la nostra sovranità dipendono più che mai dal nostro potere economico”ha insistito. Sul fronte della difesa, Ursula von der Leyen ha poi insistito sulla necessità di fare di più per competere con le spese militari russe, in un momento in cui il ritorno di Donald Trump fa temere un disimpegno degli Stati Uniti in Ucraina.
Tra i volti della nuova squadra: l'ex primo ministro estone Kaja Kallas diventa il nuovo capo della diplomazia Ue, il centrista francese Stéphane Séjourné ottiene la vicepresidenza con un ampio portafoglio sulla strategia industriale e la socialista spagnola Teresa Ribera sarà vicepresidente per l'ecologia. transizione e concorrenza. “Il mandato che si aprirà sarà decisivo : da questo dipende la capacità dell’Europa di controllare il proprio destino.” ha reagito Stéphane Séjourné su Facebook in particolare, ringraziando “parlamentari di fiducia” concesso.
Questa nuova Commissione si appoggia a destra con una quindicina di portafogli, su 27, assegnati al partito di destra PPE, la principale forza politica in Parlamento. Il leader del PPE Manfred Weber non ha nascosto la sua soddisfazione. È una Commissione “molto equilibrato”ha stimato, citando una possibile maggioranza parlamentare che va dall'ECR (estrema destra), dove siedono gli eurodeputati italiani di Giorgia Meloni, a certi Verdi.