Due mesi per imparare a riconoscere i fiori commestibili

Due mesi per imparare a riconoscere i fiori commestibili
Due mesi per imparare a riconoscere i fiori commestibili
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E se quest’estate cambiassimo un po’ la mozzarella nei nostri piatti? E se aggiungessimo colore, sapori nuovi, originalità con fiori commestibili selvatici o coltivati ​​(senza pesticidi, senza prodotti fitosanitari, ovviamente)?

Formatasi in etnobotanica, Lucie Saint Voirin organizza laboratori, conferenze e seminari sulle piante selvatiche. Come riconoscerli, come raccoglierli, come cucinarli. È autrice di due libri, l’ultimo dei quali “La cucina selvaggia attraverso le stagioni” edito da Terran, uscito quest’anno 2024, propone 112 ricette familiari e gourmet utilizzando le piante che ci circondano (il primo è fuori catalogo).

Un etnobotanico studia i rapporti tra l’uomo e le piante, l’uso di una pianta da parte delle civiltà nel corso dei secoli, il viaggio di una pianta fino al suo insediamento in un altro continente.

Lucie Saint Voirin è anche delizioso. Durante quest’estate 2024 ci regala dei fiori da introdurre nei nostri piatti estivi perché sono belli ma anche perché certi fiori hanno delle virtù, a volte insospettate.

Nei vostri quaderni di ricette scoprirete delle chicche.

Consumi la menta nel tè, nei moritos. Lucie Saint Voirin li abbina ad una torta
Lucie Saint Voirin
E il daylily? Come lo utilizziamo in cucina? Lucie prende il fiore per farcirlo con crema di formaggio!
Lucie Saint Voirin
Lucie condivide le sue ricette di fiori e piante selvatiche su France Bleu, nei libri e durante workshop o conferenze ©Radio Francia
Lucie Saint Voirin

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