A Renens si apre il processo d’appello contro sei agenti di polizia sul caso della morte di Mike Ben Peter – rts.ch

A Renens si apre il processo d’appello contro sei agenti di polizia sul caso della morte di Mike Ben Peter – rts.ch
A Renens si apre il processo d’appello contro sei agenti di polizia sul caso della morte di Mike Ben Peter – rts.ch
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Lunedì torneranno davanti ai giudici i sei poliziotti di Losanna assolti in primo grado dal caso della morte di Mike Ben Peter.

La Corte d’appello penale si riunirà nell’aula del tribunale cantonale di Longemalle a Renens. Attesissimo, questo processo di secondo grado è seguito ancora una volta da un numero significativo di partiti, media e pubblico.

Mike Ben Peter, un nigeriano di 39 anni, è morto nel febbraio 2018 in seguito a un controllo antidroga a Losanna. Nel giugno 2023, dopo quattro giorni di un clamoroso processo, il Tribunale penale di Losanna ha stabilito che i sei agenti che hanno effettuato il controllo non potevano essere condannati per omicidio colposo, a seguito quindi di una decisione della Procura della Repubblica.

Cause “multifattoriali”

I giudici hanno fatto riferimento in particolare alla perizia forense, che non è stata in grado di affermare con certezza che Mike Ben Peter fosse morto a causa dell’intervento della polizia, e in particolare del placcaggio ventrale praticato dalla polizia.

Il tribunale di primo grado ha quindi concluso che l’arresto cardiorespiratorio era avvenuto indipendentemente dalla posizione della vittima, aggiungendo che le cause della morte erano “multifattoriali” e che non esistevano “nessi causali” tra l’intervento della polizia e la morte del nigeriano. .

La Corte ha inoltre concluso che gli agenti di polizia non avevano violato il loro dovere di diligenza. Sul punto si è allontanata dalla Procura della Repubblica, la quale ha ritenuto che la polizia avesse tenuto la vittima a pancia in giù per troppo tempo.

Secondo l’avvocato della famiglia della vittima, invece, la polizia avrebbe usato una violenza sproporzionata. Ha già accennato più volte che, se necessario, si sarebbe rivolto alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU).

“Non mi arrenderò”

Questa sei volte assoluzione ha portato a reazioni virulente. “Vergogna”, “giustizia complice”, “è troppo facile”, hanno gridato i presenti nell’aula del tribunale di Renens, mentre all’esterno del tribunale, dove si erano radunate un centinaio di persone, sono stati scanditi fischi e slogan ostili alla polizia.

La vedova di Mike Ben Peter e suo fratello sono stati applauditi mentre lasciavano la corte. “Questo non è affatto giusto. Voglio ottenere giustizia per mio marito. Sono una leonessa e non mi arrenderò”, ha detto. Diversi simpatizzanti hanno poi invaso l’aula del tribunale per gridare la loro rabbia, una scena raramente vista in Svizzera.

>> Leggi: La famiglia di Mike Ben Peter fa appello dopo l’assoluzione di sei agenti di polizia

Il comandante della polizia municipale di Losanna Olivier Botteron, presente tra il pubblico, ha preferito tornare indietro uscendo dal tribunale. Dalle retrovie sono usciti anche giudici, avvocati, agenti di polizia accusati e alcuni accompagnatori. Gli slogan sono durati almeno 45 minuti prima che tornasse la calma. La manifestazione si è conclusa con un “sit-in” silenzioso.

>>Leggi anche: Vandalismo al tribunale di Losanna dopo l’assoluzione della polizia nel caso Mike

Il processo d’appello si svolgerà fino al 3 luglio. La sentenza arriverà una settimana dopo, nel pomeriggio dell’8 luglio.

ats/jop

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