A Lione la sinistra subisce il colpo e si mobilita per il ballottaggio

A Lione la sinistra subisce il colpo e si mobilita per il ballottaggio
A Lione la sinistra subisce il colpo e si mobilita per il ballottaggio
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Dopo l’annuncio dei risultati del primo turno delle elezioni legislative a Lione, gli attivisti del Nuovo Fronte Popolare sono preoccupati ma già mobilitati per il secondo turno del 7 luglio.

L’atmosfera non era festosa quella domenica sera in cui sono stati annunciati i risultati del primo turno delle elezioni legislative. Circa 300 attivisti, i candidati Marie-Charlotte Garin (3e circo), Boris Tavernier (2e circo) e Anaïs Belouassa-Cherifi (1° ciro) ma anche il sindaco di Lione, Grégory Doucet, erano riuniti al bar Volver, nel 3e distretto di Lione, per vivere questa serata elettorale.

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“Siamo terrorizzati”

Ma quando alle 20 sono stati annunciati i risultati, i volti si sono fatti seri, poi preoccupati. Altri avevano addirittura le lacrime agli occhi. “Siamo terrorizzati, l’estrema destra è alle porte del potere. È paura, è paura, ma non ci arrenderemo”., confidano Ician e Nail. I due giovani lionesi sperimentano questa sera come “un elettroshock” e confrontatelo con il loro 21 aprile 2002. Dopo lo shock, gli attivisti si sono subito organizzati attorno ad un ufficio per preparare il secondo turno, anche se per alcuni “A Lione la posta in gioco è più bassa”, aggiunge Chiodo. Un altro attivista aggiunge: “I risultati sono piuttosto buoni per la sinistra, ma sono buoni anche per la Marina militare. È catastrofico. Incrociamo le dita fino alla fine per cominciare, ma mi vergogno”.

Da parte sua, si disse Elsa “un po’ delusi, volevamo crederci lo stesso”, spiega. Ma la giovane lionese non si scoraggia. “Rimane una settimana per mobilitarsi, (…) Mélenchon ha annunciato che si ritirerà in caso di triangolare, sarebbe bene che i macronie facessero la stessa cosa, ma ehi, non ci credo non è troppo”, conclude un po’ disillusa. Durante il loro discorso, Marine Le Pen e Jordan Bardella sono stati ampiamente fischiati dagli attivisti prima del canto antifascista “Siamo Tutti Antifascisti”.

Il sindaco di Lione, Grégory Doucet, dal canto suo, ha giudicato i risultati “allarmante” e ci crede “nessuno dei due non è più un’opzione.” “Chiedo alla mobilitazione di tutti i democratici e di tutti i repubblicani per garantire che al secondo turno l’estrema destra non sia la maggioranza nel nostro Paese”ha concluso il consigliere.

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