seggi elettorali bloccati dai rivoltosi in Nuova Caledonia

seggi elettorali bloccati dai rivoltosi in Nuova Caledonia
seggi elettorali bloccati dai rivoltosi in Nuova Caledonia
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I rivoltosi hanno bloccato l’accesso al municipio di Houaïlou, in Nuova Caledonia, impedendo l’apertura dei seggi elettorali per il primo turno delle elezioni legislative anticipate, ha annunciato domenica in un comunicato stampa l’Alto Commissariato della Repubblica.

L’Alta Commissione ha fatto sapere che la notte scorsa la brigata della gendarmeria è stata oggetto di violenti attacchi e che la situazione nella città non si è ancora stabilizzata. “L’accesso al municipio è bloccato dai rivoltosi, impedendo così l’apertura dei vari seggi elettorali e quindi lo svolgimento del voto”, precisa il comunicato stampa.

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Partecipazione in aumento nell’arcipelago

Secondo i dati dell’Alta Commissione, a mezzogiorno nell’arcipelago la partecipazione al primo turno delle elezioni legislative è stata in netto aumento rispetto al ballottaggio del 2022. “L’affluenza prevista alle 12 è del 32,39%. Durante le elezioni precedenti, era del 13,06% nel 2022 e del 15,76% nel 2017”, annuncia il rappresentante dello Stato. “Il voto si è svolto a stragrande maggioranza senza incidenti e in modo sicuro”, aggiunge il comunicato stampa. L’unico incidente degno di nota riguarda quindi i seggi elettorali situati nei locali del municipio di Houaïlou.

Sono 229.000 i caledoniani chiamati alle urne per eleggere i due deputati del territorio francese del Sud Pacifico e le autorità prevedono una partecipazione molto più elevata rispetto alle elezioni europee, che si sono concluse con un’astensione dell’86,5%.

Dalle 7 del mattino, dall’apertura dei seggi elettorali, si sono formate lunghe code nei vari seggi elettorali di Nouméa, ha osservato un giornalista dell’AFP, e il voto si è svolto senza incidenti in tutta la piazza caledoniana. I seggi elettorali chiuderanno alle 17:00 ora locale (le 8:00 a Parigi)

Il progetto costituzionale sospeso dallo scioglimento

La Nuova Caledonia è stata scossa il mese scorso da disordini legati a un progetto di riforma costituzionale, contestato dai separatisti Kanak, che mira ad estendere il corpo elettorale alle persone residenti da dieci anni nell’arcipelago, rimasto congelato dall’accordo di Nouméa del 1998.

Il progetto costituzionale sull’elettorato, adottato il mese scorso dall’Assemblea nazionale e che avrebbe dovuto essere ratificato durante la riunione del Congresso a Versailles, è stato sospeso a causa dell’indizione di elezioni legislative anticipate.

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