Il direttore generale dell’Ufficio nazionale di igiene del Senegal (ONAS) ha esordito lunedì 1È Luglio 2024, a Dakar, intervento per rinnovare 3.000 chiusini rubati o danneggiati. L’operazione è iniziata nei comuni di Rufisque-Est e Grand Yoff, nella regione di Dakar.
Quanto basta perché Cheikh Dieng specifichi che “abbiamo un obiettivo di rinnovamento di 3.000 coperchi […] Abbiamo scelto di iniziare dalla città di Rufisque-Est, dove c’è una forte richiesta di rinnovo di questi coperchi rubati o danneggiati”.
Secondo lui, diverse città del paese ne trarranno beneficio. Ha aggiunto che il comune di Rufisque-Est ha bisogno di 100 tombini, precisando che il 2, addirittura il 3% di questi oggetti sono stati “danneggiati”, essendo più significativa la percentuale di quelli “rubati”.
Per il Direttore Generale dell’ONAS “l’
La proporzione delle coperture delle reti fognarie danneggiate si aggira intorno al 2-3%, a fronte di un volume più elevato per quelle rubate.
Cheikh Dieng ha denunciato le “pratiche incivili” che causano le “conseguenze dannose” della scomparsa di questi accessori utilizzati per evacuare i rifiuti e l’acqua piovana.
“Senza le coperture, la rete fognaria può essere soggetta ad ostruzioni, intasamenti o a reflussi d’acqua a causa dell’immissione […] rifiuti solidi”, ha spiegato.
Una volta tolte o danneggiate le coperture, i tombini possono provocare lesioni personali, ha osservato il direttore generale dell’ONAS.
Il sindaco di Rufisque-Est, Élimane Sembène, ha accolto con favore la collaborazione tra l’ONAS e il suddetto comune.
“Il rinnovo dei tombini è una richiesta della popolazione”, ha detto, promettendo di realizzare una campagna di sensibilizzazione da parte del municipio sui pericoli della scomparsa di questi accessori.
L’ONAS prenderà provvedimenti contro gli “autori di questi atti dolosi dalle conseguenze incalcolabili sulla rete igienico-sanitaria”, ha assicurato il suo direttore generale.
“Questi coperchi di metallo […] vengono portati via da persone a cui non interessa affatto preservare il bene pubblico”, ha detto, sottolineando che il fenomeno esiste in molte città.
Moctar FICOU / VivAfrik