Roschdy Zem parla della sua infanzia complicata lontano dai suoi genitori

Roschdy Zem parla della sua infanzia complicata lontano dai suoi genitori
Roschdy Zem parla della sua infanzia complicata lontano dai suoi genitori
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Roschdy Zem sarà il protagonista di un nuovo film nelle sale il 3 luglio. Per l’occasione ha risposto alle domande di Domenica alla Tribunaquesto 30 giugno, e ha parlato della sua infanzia.

Sullo schermo, Roschdy Zem ritrae spesso uomini forti, a volte freddi e distanti. In Elias, nelle sale il 3 luglio, indossa ancora una volta un costume pesante, quello di un ex soldato delle forze speciali divenuto guardia del corpo di una madre e di sua figlia. In realtà l’attore 58enne è più gentile. E porta con sé il ricordo della sua infanzia difficile, che ha raccontato il 30 giugno sulle colonne di Domenica alla Tribuna. Roschdy Zem è nato a Gennevilliers nell’Hauts-de-Seine il 28 settembre 1965. Figlio di immigrati marocchini, la sua famiglia viveva all’epoca in condizioni molto precarie, “nel bassifondi a Nanterre, senza acqua, senza elettricità”. All’età di 18 mesi, il ragazzino che era fu affidato a una famiglia affidataria in Belgio. “Secours catholique si è offerto ai miei genitori di dare loro un figlio mentre le loro condizioni di vita miglioravano. E la cosa è caduta su di me. Era più facile sistemare un bambino di 18 mesi che uno di 4 anni”lui spiega.

Dopo diversi anni in affidamento, Roschdy Zem ha dovuto riconnettersi con la sua famiglia

C’è voluto un po’ prima che i genitori di Roschdy Zem tirassero fuori la testa dall’acqua e potessero andarlo a prendere in un HLM a Drancy. “Avevo 8 anni e avevo iniziato la vita prima [ma famille].” L’attore ha quindi dovuto trovarsi un posto tra fratelli che non conosceva. “I miei due fratelli e mia sorella mi consideravano uno straniero. Ero l’unico a non parlare francese e arabo, perché la mia famiglia adottiva mi parlava fiammingo e mi aveva educato alla cultura cattolica praticante”. A poco a poco le cose si sono riallineate e Roschdy Zem ha costruito rapporti veri con la sua gente. In particolare con la madre, con la quale ha vissuto fino all’età di 25 anni. “Se non avessi incontrato questa ragazza di cui mi sono perdutamente innamorato e che mi ha spinto a lasciare la mia cameretta da adolescente, sarei rimasta lì molto più a lungo!”

Roschdy Zem fatica a considerarsi legittimo come attore

Questi primi anni di vita hanno avuto chiari effetti sulla carriera dell’attore. “Niente di ciò che mi accade mi sembra normale. Tutto ciò che vivo è straordinario, in senso letterale”.stima Roschdy Zem, il quale “Sono stupito quando arriva un regista [le] cercare”. Con i suoi numerosi premi, tra cui un César nel 2020 per il suo ruolo in Roubaix, una lucel’attore può però essere sicuro: è al suo posto nel cinema.

Articolo scritto in collaborazione con 6Médias

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