Svizzera-Italia 2-0: la storia è in divenire

Svizzera-Italia 2-0: la storia è in divenire
Svizzera-Italia 2-0: la storia è in divenire
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La storia è in corso! Designata da molti osservatori come la favorita nascosta di questo Euro 2024, la Svizzera ha intrapreso la strada verso i quarti di finale con una sicurezza senza dubbio insospettata.

A Berlino batte 2-0 l’Italia e vince gli ottavi di finale degli Europei, tre anni dopo il successo ai rigori contro i campioni del mondo di Francia a Bucarest. A Berlino questa volta non avrà proprio tremato per eliminare le detentrici del titolo.

Questo successo è stato ottenuto con due gol meravigliosi, una magnifica sequenza di Remo Freuler al 37° minuto e un tiro irrefrenabile di Ruben Vargas, autore del primo gol, per il 2-0 al 46° minuto. Nonostante tutta la sua classe e questa impressione di essere diventato quasi invincibile dopo le imprese della fase a gironi, Gianluigi Donnarumma non ha potuto fare nulla.

Questa vittoria, la prima contro l’Italia in 31 anni e l’1-0 a Berna il 1 maggio 1993, porterà la Svizzera a Düsseldorf sabato prossimo. Il suo avversario sarà il vincitore della partita Inghilterra – Slovacchia che si giocherà questa domenica a Gelsenkirchen. Dopo la sua manifestazione contro l’Italia emerge una verità: scommettere contro la Svizzera diventa sempre più pericoloso.

La Svizzera… mal pagata

Nell’intervallo la Svizzera avrebbe potuto condurre… 3-0 se fosse stata accompagnata da un successo maggiore. Prima del gol di Freuler, Breel Embolo, perfettamente lanciato da Michel Aebischer, aveva perso il duello contro Donnarumma in una posizione non lontana dall’essere “ideale”. E poco prima dell’intervallo è proprio Fabian Rieder, con il suo magnifico sinistro, a farsi deviare da Donnarumma sul primo palo.

Se Donarumma ha dovuto dare il massimo per permettere alla sua squadra di restare in partita, Yann Sommer non si è preoccupato molto in questo primo periodo che ha visto la Svizzera beneficiare abbastanza chiaramente del possesso palla (58%). Gli italiani hanno dovuto allertare il portiere e i suoi difensori solo una volta con un cross di Federico Chiesa respinto da Manuel Akanji (26esimo).

Nell’ormai tradizionale 3-4-2-1 ma con Dan Ndoye nel ruolo di pistone destro – sorpresa del tecnico – la Svizzera ha esercitato un controllo quasi totale sulla partita. Con Granit Xhaka ancora imperioso al comando, ha spento il centrocampista avversario con rara maestria. Mai nella storia la “Squadra Azzurra” era apparsa così disarmata, così innocua nei confronti del vicino settentrionale come in questi primi quarantacinque minuti.

Un grande spavento per Schär

Una manciata di secondi dopo la ripartenza, gli italiani sono andati giù per il conteggio. Con uno splendido tiro ad effetto, Vargas non lascia a Donnarumma alcuna possibilità per il gol del break. Un break che avrebbe potuto essere annullato al 52′ con un colpo di testa di Schär sul proprio palo. Il Saint-Gallois non era lontano dal commettere il suo secondo autogol del torneo dopo aver permesso agli scozzesi di aprire le marcature nella fase a gironi.

Timori a parte, la Svizzera ha dominato il secondo tempo senza alcuna difficoltà. Sommer ha dovuto aspettare fino al 72′ per cogliere il primo tiro in porta, quello del nuovo arrivato Mateo Retgui. Un minuto prima, il “mago” Murat Yakin aveva apportato i primi cambi con l’inserimento di Steven Zuber e Stergiou per Vargas e Rieder, Ndoye in salita. Tuttavia, i vodesi dovettero cedere rapidamente il passo a Vincent Sierro. Era giunto il momento di chiudere la porta.


asino

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