Un tasso di dematerializzazione del 13,4% in Senegal (SENUM-SA)

Un tasso di dematerializzazione del 13,4% in Senegal (SENUM-SA)
Un tasso di dematerializzazione del 13,4% in Senegal (SENUM-SA)
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Il Senegal presenta attualmente un “basso tasso” di dematerializzazione, intorno al 13,4%, ha rivelato venerdì il direttore generale del Sénégal Numérique (SENUM-SA), Isidore Diouf.

“Sulle 900 procedure da dematerializzare di cui disponiamo, solo 130 sono state dematerializzate, ovvero una percentuale del 13,4%”, ha indicato Diouf durante un panel dedicato alla tecnologia digitale nell’ambito della Conferenza aziendale.

Nel corso di questo incontro, che aveva per tema “l’accelerazione della digitalizzazione, potente leva per la competitività dell’economia senegalese e africana”, il direttore generale di SENUM-SA ha deplorato in particolare l’assenza di una “visione globale”, per cui i programmi sono spesso effettuato in “maniera disparata” tra i diversi dipartimenti ministeriali.

Il consulente in audit IT e trasformazione digitale, Ignace Ndiaye, ha osservato che “nonostante i punti deboli”, il Senegal ha il vantaggio di avere un “ecosistema” per affermare la tecnologia digitale.

Si riferiva in particolare a iniziative come il data center, lo sviluppo del mobile banking, il dominio di Internet, tra le altre.

Secondo l’esperto è oggi “inaccettabile che un’azienda possa lavorare in Senegal senza poter accedere al suo sistema”.

“Stiamo parlando di tasse, questo sistema allargherà la base imponibile”, ha aggiunto.

Ma per fare questo, ha proseguito, “il nostro sistema deve saper dialogare con quello delle multinazionali”.

Ignace Ndiaye ha anche suggerito la creazione di un quadro giuridico per consentire all’amministrazione fiscale di accedere al sistema multinazionale.

“Per parlare in termini figurati, dobbiamo dare al fisco gli strumenti tecnici per funzionare”, ha affermato.

Ap

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