Serie estiva: con “Grandeur Nature” “24 Heures” esplora la natura selvaggia

Serie estiva: con “Grandeur Nature” “24 Heures” esplora la natura selvaggia
Serie estiva: con “Grandeur Nature” “24 Heures” esplora la natura selvaggia
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Dirigetevi verso la natura selvaggia con la nostra serie “Grandeur Nature”.

Animali, piante, rocce, laghi e fiumi sono gli eroi della nostra estate. Con l’aiuto di Naturéum, la redazione di “24 Heures” esplora il lato selvaggio del nostro ambiente.

Pubblicato oggi alle 8:33

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Conosci i collemboli? In caso contrario, state tranquilli, non sapevamo nulla di queste minuscole creature fino a quando i ricercatori non l’hanno fatto Natureum attirano la nostra attenzione su questa fauna unica che brulica, né vista né conosciuta, proprio sotto i nostri piedi, svolgendo un ruolo cruciale nella qualità del suolo. E la cosa più incredibile è che ne esistono milioni di specie, la maggior parte delle quali ancora da scoprire! Tra pochi giorni partiremo quindi per una spedizione scientifica sulla vetta del Dent de Morcles per cercare di scoprire nuovi collemboli svizzeri. Esattamente come i naturalisti del XVIII secoloe o XIXe secoli alla ricerca di animali sconosciuti o piante esotiche.

Intitolata “Grandeur Nature”, la nostra serie estiva si concentra decisamente sulle scienze naturali. Da lunedì 1 luglio e durante le vacanze scolastiche, nel corso di una quarantina di episodi da scoprire sull’ultima pagina del vostro giornale e sulle nostre piattaforme digitali, esploreremo insieme il lato selvaggio del mondo che ci circonda.

Non solo ammireremo la bellezza delle nostre montagne, dei nostri laghi e delle nostre foreste, ma impareremo a comprendere e rispettare meglio gli esseri viventi che prosperano nelle nostre regioni, grazie agli esperti di Naturéum. Scienziati che, lungi dal sonnecchiare in un Palais de Rumine ghiacciato nel suo stesso succo, lavorano duramente sulle collezioni del museo e contribuiscono notevolmente alla ricerca più all’avanguardia sulla biodiversità.

Passeggiate geologiche

Le passeggiate geologiche ci permetteranno di leggere meglio il paesaggio, di capire come si formano le montagne o di teletrasportarci in un passato molto lontano sotto le palme delle Alpi. Conosceremo così il misterioso ippopotamo di Morges o i coccodrilli nani di Arzier e seguiremo le orme dei mammut vodesi.

Meno divertente, piangeremo per la scarsità degli insetti, questi parassiti contro i quali ci scagliamo ancora troppo spesso anche se il nostro destino di esseri umani è intimamente legato alla loro sopravvivenza.

Apri le narici!

Ci concederemo anche qualche escursione fuori dai confini cantonali. Andremo nella Norvegia settentrionale, ad esempio, lungo alte scogliere nere dove ruggisce una delle correnti marine più terribili, il vortice delle Isole Lofoten. Vagheremo per i Grigioni dove impareremo a chiudere gli occhi per vivere la natura in modo diverso rispetto a sciacquarci gli occhi: attraverso il tatto, il gusto e l’udito, ma soprattutto assaporandone gli odori, con tutte le narici dispiegate. Una natura straordinariamente generosa, a portata di mano, di cui impareremo a identificare le piante selvatiche e le loro virtù gastronomiche e curative sulla scia di François Couplan, l’asso raccoglitore.

Capibara, amore mio

Accompagneremo i famosi cristallieri della valle di Chamonix, sveleremo i misteri dei pozzi di marea che risalgono la Dordogna, nella Gironda. E sorrideremo anche, conoscendo meglio il capibara, questo illustre sconosciuto dai capelli folti e dalla figura goffa che è diventato il beniamino dei social network.

Seguiremo anche un altro grande roditore che sta tornando di moda nel cantone: il castoro, questo instancabile costruttore che sembra deciso a colonizzare i nostri fiumi rinaturati. Partiremo sotto le stelle con un ranger della fauna selvatica, alla scoperta di tutte queste piccole vite insospettabili che sono attive mentre dormiamo. In totale, a partire da lunedì, una quarantina di avventure e scoperte scandiranno la vostra estate a grandezza naturale. Tu vieni con noi?

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Joëlle Fabre è vicedirettore capo di «24 Heures» dal marzo 2013. Appassionata di questioni sociali, politica locale e vita della gente di qui, ha vinto il Premio svizzero per il giornalismo locale nel 2003 e nel 2007. Lavora presso la Stampa svizzera Consiglio dall’inizio del 2021.Più informazioni

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