Angélique Lesport, è forte!

Angélique Lesport, è forte!
Angélique Lesport, è forte!
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Il membro della CA Plaine des Cafres ha fatto con gioia il grande passo, dal vulcano Fournaise al vulcano Cantal. Assistiamo costantemente a uno yo-yo tra le prime tre donne di questa scappatella contestata in condizioni meteorologiche che ne scoraggerebbero più di una. Pioggia fin dall’inizio, sulle creste, con una temperatura intorno ai 5 gradi centigradi, prima di dirigersi verso i villaggi di Velzic, Thiézac, poi la salita del Plomb du Cantal, seguita da una discesa a Lioran per salire poi via Puy Mary, Pas de Peyrol, Puy Chavaroche. Gli ultimi 30 chilometri terminavano a Mandailles, passando per Lascelles, Saint-Simon per arrivare a rue des Carmes. Chi lo sa lo apprezzerà.

TETANIZZATI DAL FREDDO

Le prime tre donne in questione erano Aline Coacquard, Isabelle Dragon e Réunionnaise Angélique Lesport. Ci racconta il suo percorso: “Sono stata in testa fino a metà gara senza saperlo, perché non avevo informazioni. Riparto e vedo una ragazza, (Aline Coquard) che è davanti. Siamo in “muro” un grosso pezzo ripido, decido di attaccare, lei mi segue e riparte. Un mio errore di strategia rimango gradualmente indietro Nelle creste, il freddo mi paralizza, faccio fatica a tenere il passo le raffiche di vento sempre più violente faccio fatica a mangiare perché non riesco a prendere nulla nella borsa con le mani ghiacciate.

“I MIEI OCCHI SI CHIUDONO!”

Con molta apprensione alla partenza, molto infreddolita e non abituata a correre in un freddo così pungente, Angélique Lesport ha lottato come una matta. Ha “appoggiato” una gara per lei difficile e ha cercato di darsi un ritmo, “proprio per non avere freddo. Avevo le dita e i piedi congelati, gelavo e non potevo nemmeno sentirmi il viso”. Arriva al ristoro “Mandailles” in seconda posizione, a 30 km dall’arrivo e in quel momento lascia l’alta montagna, le temperature si fanno più miti… “In salita sento accumularsi molta stanchezza, chiudo gli occhi! sento che il freddo mi ha tolto molte energie. La terza ragazza mi riprende, la seguo ma mi lascia andare perché a 10km dall’arrivo giochiamo al gatto col topo pochi chilometri, ce l’ho nel mirino ma purtroppo rinuncio per mancanza di freschezza al 3° posto con tante emozioni perché la gara è stata intensa, difficile, le condizioni meteo mi hanno reso la vita un inferno, ho sofferto davvero. “

Medaglia di bronzo in 15h17 dietro alla lionese Aline Coquard, (l’unica ad essere scesa sotto le 15h) vincitrice in 14h45, e Isabelle Dragon alla quale ha concesso un gap di 5 minuti, Angélique Lesport si sta già proiettando in un nuovo spazio di 100 km. Si dirigerà verso una città con lo stesso nome, hai indovinato, sarà in Sud Africa.

ROLAND CAMBIA


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