Rugby (Top 14): il Tolosa schiaccia l’UBB e vince il suo 23esimo scudetto Brennus

Rugby (Top 14): il Tolosa schiaccia l’UBB e vince il suo 23esimo scudetto Brennus
Rugby (Top 14): il Tolosa schiaccia l’UBB e vince il suo 23esimo scudetto Brennus
-

Nove tentativi a zero e il divario più grande nella storia delle finali. Il Tolosa ha fatto ben più che recitare la lezione, gareggiando fin dai primi minuti per condurre sempre il risultato e soprattutto prendere in mano la situazione.

Hanno dimostrato di essere più di un grande club, con un record unico, una generazione d’oro, fatta per vincere e destinata a durare.

“Se vinciamo domani (questo venerdì) sera”, ha detto giovedì il terzino Thomas Ramos, “raggiungeremo una pietra miliare nella storia del nostro club e del nostro sport in generale”: ormai è fatta.

Cliniche

Di fronte a un Tolosa clinico, pragmatico, molto più preciso, veloce e disciplinato degli avversari, i compagni di squadra di Maxime Lucu hanno difeso con rabbia, hanno provato, riprovato a giocare il loro rugby, i Rouge et Noir erano decisamente troppo forti.

In panchina, mentre i minuti scorrevano verso il fischio finale, il Bordelo-Bèglais sembrava stordito, incapace di crederci, come colpito da un fulmine.

Il loro allenatore Yannick Bru aveva però avvertito che una finale va giocata, di non ritenersi già contenti di parteciparvi e soprattutto di “non essere spettatori”.

“È un incubo. Non è questo il volto che volevamo mostrare. »

Tuttavia, questo è quello che sembravano essere i giocatori dell’UBB: febbrili, in attesa, troppo congelati dalla posta, questa posta terribile ed emozionante allo stesso tempo di vincere un primo Brennus Shield.

I loro trequarti, così brillanti durante la stagione, sono stati svezzati dai palloni, come Damian Penaud. L’altra ala dell’UBB, Louis Bielle-Biarrey, è stata rilasciata prematuramente, a simbolo dell’impotenza della “Patrouille de France”.

Scommesse perdenti

Le “scommesse” tentate dalla dirigenza del Bordeaux-Bègles, ovvero l’affermazione del pilastro Ben Tameifuna e soprattutto del primo gol Matthieu Jalibert, appena rientrato dagli infortuni ma alla fine senza dubbio troppo giuste, non si sono rivelate vincenti.

Jalibert, sostituito a 54 annie minuto, a testa bassa e sotto qualche fischio, è così all’origine della prima meta del Tolosa, uno dei suoi primi calci essendo caduto direttamente tra le braccia di Thomas Ramos.

Rilanciando la partita, il difensore del Tolosa ha rimesso in moto la macchina rossonera, fino alla forte meta di Antoine Dupont, dal 7e minuto, il suo primo nella finale dei Top 14.

Anche l’altra scommessa dello staff dell’UBB, quella di far giocare Tameifuna nonostante fosse stato dichiarato forfait a inizio settimana, non è stata delle più felici.

Il pilastro tongano non è sembrato al meglio e ha accumulato errori nella mischia, penalizzando i compagni, apparendo soffrire più volte con la sua spalla fino alla sua uscita al 47esimo.e minuto, tra gli applausi di tutto il Vélodrome.

Dupont poi ha fatto Dupont: lui che aveva già alzato il ritmo, variando il gioco, fin dall’inizio della partita, si è concesso il lusso di una doppietta su exploit personale.


Quasi infallibile in finale, lo Stade Toulousain ha vinto la sua 23esima finale nella Top 14 in 30 tentativi.

AFP

In seguito ad un maul, su palla recuperata da Mauvaka, il capitano del XV francese e futuro giocatore dei Sette Olimpici, si è procurato un piccolo calcio, sopra la sua linea tra gli azzurri Maxime Lucu, prima di andare ad appiattire (22-3 , 23e).

Nella ripresa, la squadra del Tolosa, in pieno controllo, si accontenta inizialmente di gestire, inserendo tutti i sostituti per completare la festa.

Prima che la partita si trasformasse in un incubo per l’UBB, con un susseguirsi di mete da 64e minuto.

Più che una recita, il match si trasformò in un’umiliazione. Il Vélodrome potrebbe cantare e la festa di Tolosa potrebbe iniziare.

“Voglio davvero lasciare il segno nel club”

Antoine Dupont (metà campo di mischia del Tolosa): “Conoscevamo le qualità di questa squadra del Bordeaux, nonostante l’inesperienza, hanno dato tutto quello che avevano. Ma abbiamo iniziato bene, con calma e controllo, abbiamo preso subito il punteggio. Siamo ancora un gruppo giovane ma cominciamo ad avere un po’ di esperienza e l’esperienza di queste partite. Abbiamo un entusiasmo enorme ma anche una calma che ci permette di vincere. Sono molto felice, è incredibile per la storia di questi ragazzi. Volevamo davvero avere un impatto sul club con questa generazione. »
Matthieu Jalibert (mediano di apertura dell’UBB al Canal + microfono): “È un incubo, sapevamo che sarebbe stato difficile, non pensavo ci fosse così tanto gap. Penso che non possiamo nemmeno essere delusi perché siamo stati presi in tutti i settori. Non è questo il volto che volevamo mostrare. »

-

PREV Inquietante scomparsa al confine tra il Nord e il Belgio: la polizia lancia una chiamata a testimoni
NEXT Elezioni legislative 2024. Fécamp, Bolbec… Ecco i risultati finali del 9° circolo della Seine-Maritime