Aveva violentato un’adolescente alla fermata dell’autobus a La Garde: 18 anni di carcere

Aveva violentato un’adolescente alla fermata dell’autobus a La Garde: 18 anni di carcere
Aveva violentato un’adolescente alla fermata dell’autobus a La Garde: 18 anni di carcere
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Dopo due giorni di dibattiti a porte chiuse e tre ore di deliberazione, la Corte d’assise di Var ha dichiarato questo venerdì sera Olivier Froment colpevole di stupro di una minorenne di 15 anni da parte di un adulto. “anche se c’era una differenza di età di almeno cinque anni”.

Constatando la recidiva giuridica dell’imputato, condannato nel dicembre 2017 a quattro anni di reclusione, compresi dodici mesi di libertà vigilata, dal tribunale penale di Avesnes-sur-Helpe (Nord) per violenza sessuale inflitta a un minore di 15 anni, la corte, presieduta da Nourith Reliquet, ha emesso una condanna a 18 anni di reclusione penale.

Alla fine, Olivier Froment dovrà sottoporsi a un seguito socio-giudiziario di 7 anni che comprende un ordine di trattamento, il divieto di soggiorno nel Var e di entrare in contatto con la vittima. Rischia tre anni di reclusione in caso di inosservanza di tali obblighi.

Il 23 marzo 2022, poco dopo mezzogiorno, Olivier Froment, 42 anni, si è avvicinato a John (il nome è stato cambiato)14 anni, mentre aspettava la nipote alla fermata dell’autobus Jardin-Veyret a La Garde.

Dopo aver baciato con forza l’adolescente, che aveva chiaramente espresso il suo rifiuto, lo ha preso per mano e lo ha condotto dietro un cespuglio lì vicino. Lì, ha costretto l’adolescente a compiere una Fellatio su di lui prima di costringerlo alla sodomia.

Una sentenza “coerente” per la parte civile

Una volta compiuto il suo crimine, Olivier Froment prese per mano John e si diresse nuovamente verso la fermata dell’autobus.

La vittima è poi riuscita ad avvertire i passanti, poi il cognato, di quanto aveva appena vissuto. Olivier Froment, che al momento dell’incidente aveva un tasso alcolemico di 1 g/l di sangue, è stato arrestato sul posto.

Se, nel corso delle indagini, il quarantenne può aver cercato di minimizzare le proprie responsabilità, sostenendo addirittura per un certo periodo di aver risposto alle avance di John, davanti alla Corte d’Assise ha ammesso la sua totale colpevolezza.

“È una sentenza coerente e in linea con i fatti commessi, stima Me François-Xavier Kozan, intervenuto parte civile a nome dell’associazione Innocence in Danger. Rilevo tuttavia con rammarico che vi sono stati inadempimenti agli obblighi di sospensione probatoria della pena dell’imputato del 2017. Siamo stati troppo benevoli o indulgenti nei suoi confronti, quando queste mancanze avrebbero potuto consentire la revoca di questa grazia…”

Non reclamato al momento della sua scarcerazione, Olivier Froment aveva in realtà adempiuto solo parzialmente agli obblighi che gli spettavano, senza provocare altra reazione che un semplice richiamo di tali misure da parte dei tribunali.

“Ma la sua evoluzione in udienza e la sua ricognizione dei fatti mi fanno ben sperare per una possibile ricostruzione di John, conclude Me Kozan. Ora può andare avanti”.

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