A Quimper è stato reso omaggio ai combattenti della resistenza fucilati a Kergrenn 80 anni fa

A Quimper è stato reso omaggio ai combattenti della resistenza fucilati a Kergrenn 80 anni fa
A Quimper è stato reso omaggio ai combattenti della resistenza fucilati a Kergrenn 80 anni fa
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Giovedì 27 giugno, Isabelle Assih, sindaco di Quimper, accompagnata da diversi eletti, ha onorato la memoria dei sei combattenti della resistenza fucilati dai tedeschi, 80 anni fa, il 28 giugno 1944, a Kergrenn. Erano giovani e si chiamavano Pierre Sausset, Roger Dréanno, Marcel Chocat, Jean Grannec, Hervé Pennarun e Pierre Le Berre. “Il loro sacrificio non sarà stato vano. Quaranta giorni dopo Quimper fu liberata dai maquisards”, ha ricordato il sindaco, preoccupato di sentire oggi “il tuono dei cannoni nell’Est dell’Europa”.

Maxence Le Nir, 11 anni, nipote di Hervé Pennarun, una delle vittime, e Alain Pennarun, nipote, hanno accompagnato Isabelle Assih durante la deposizione di due corone ai piedi dei monumenti. I rappresentanti dell’Unione Nazionale dei Paracadutisti e dell’Associazione degli Ex Truppe di Marina hanno reso gli onori e hanno cantato “La Marseillaise”.

In occasione di questo omaggio il sindaco ha parlato anche di un’altra tragedia meno conosciuta. A 800 m da Kergrenn, chemin de Langoz, un mese dopo, quattro bambini, tra cui Marcel Le Grand, autore del libro “Il postino di Quimper”, trovarono “una bottiglia con un manico”. In realtà era una granata tedesca. Un bambino l’afferrò e lo lanciò verso i suoi amici… Erano morti tre bambini, avevano sei, undici e quattordici anni.

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