Sei artisti attaccano l’ex Banque de France a Périgueux

Sei artisti attaccano l’ex Banque de France a Périgueux
Sei artisti attaccano l’ex Banque de France a Périgueux
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MPresagi eccezionali in un luogo eccezionale a Périgueux (Dordogna). Per la sua esposizione semestrale, l’associazione organizzatrice di eventi culturali ha scelto l’ex Banque de France, apparentemente la più grande Banca di Francia. È qui che accoglie, da questo venerdì 28 giugno alle 14, sei artisti del settore, “che non abbiamo mai visto qui e che espongono ai quattro angoli del pianeta”. Un’esperienza che promette di essere sensoriale.


La mostra si trova nell’ex Banque de France, chiusa nel 2022. Qui si trovano gli spogliatoi, che ospiteranno un’installazione di Xavier Le Normand.

Helene Rietsch


Da scoprire nei sotterranei dell’antica banca, il vetro trasformato in pietra preziosa da Xavier Le Normand.

Stéphane Klein / SO


Catia Esteves e le sue linee scolpite. L’artista presenta “Prima, insieme e dopo”, un racconto incantato, nell’ex boudoir della Banca.

Stéphane Klein / SO

Sensoriale


Ciottoli o specchi delle streghe, firmati Xavier Le Normand.

Stéphane Klein / SO

“La mostra dura solo due giorni e mezzo, è fatto apposta (1). O ci siamo o perdiamo l’evento. La parte più bella è essere ancora lì», sorride Nathalie Legrand, rilegatrice di Périgueux, organizzatrice dell’evento insieme a Philippe Glémet, restauratore di mobili antichi e pittore.


La giapponese Miki Nakamura, con sede a Parigi, utilizza la fibra di gelso cotta e scottata prima di essere ridotta in pasta.

Stéphane Klein / SO

Dopo l’hotel Brou de Laurière e l’hotel Estignard, è l’antica fortezza storica, costruita nel 1878 e chiusa nel 2022, che funge da vetrina per gli artisti. “Sembra un’isola nel centro di Périgueux, immersa nel verde. Tra i tre luoghi Plumancy, Magne e Roosevelt, questo edificio è unico nel suo genere”, apprezza Philippe Glémet. Appena si entra si apre una pagina di storia per chi la conosceva quando brulicava di dipendenti. E per gli altri, un set cinematografico, quasi vuoto, ma che ha conservato il ricordo delle sue lucenti casseforti.

«Mi piace questo luogo atipico, questa stanza dalle pareti grezze che contrastano con i miei ciottoli dai colori pop», apprezza Xavier Le Normand, 46 anni, scultore e artista del vetro, vincitore del Premio Bettencourt 2009 nella categoria Talenti Eccezionali. Nel seminterrato presenta luminose opere in vetro, spesso ispirate ai fondali marini o al cosmo. “Quando lo accendi, sei in un altro mondo, l’ultravioletto reagisce con l’uranio e diventa fosforescente”, dice l’artista, felice di ritrovare Périgueux. “Ho trascorso lì la mia adolescenza. Da allora, ho esposto in molti paesi, ma mai qui, è la prima volta”, afferma Xavier Le Normand, recentemente trasferitosi a Lanouaille.

Un viaggio “di tutti i materiali e in tutte le direzioni”

Cosa hanno in comune tutti gli artisti in mostra? “Offrire l’evidenza della bellezza. Non abbiamo bisogno di riferimenti artistici”, assicura Nathalie Legrand. Nel boudoir, le linee metalliche di Catia Esteves, 36 anni, artista portoghese, catturano lo sguardo. La giovane mostra anche le miniature delle sue ricerche. Una di queste è diventata “Liberdade”, a Barreiro, in Portogallo, un’immensa scultura di 600 metri di ferro, omaggio ai 50 anni dalla fine della dittatura in Portogallo. “Sono stato molto toccato poterlo fare, come qualcuno della generazione cresciuta in libertà. È una linea tra terra e cielo, tra il sogno di un futuro giusto e l’azione necessaria”, spiega Catia Esteves.

Nella cassaforte scopriamo anche le opere in ceramica di Dora Stanczel, le sculture antropomorfe di Catherine Dix e quelle di due maghi di carta, Jean-Michel Letellier e Miki Nakamura. Un viaggio “di tutti i materiali e in tutte le direzioni”.

(1) Prezzo: 4 euro; gratuito per i minori di 18 anni. Apertura questo venerdì dalle 14 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 19 nell’ex Banque de France, Place Franklin-Roosevelt a Périgueux.

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