Cotentin. Disabile, Virginie ha scoperto per la prima volta il mondo degli affari

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Editoriale La Presse de la Manche

Pubblicato il

23 novembre 2024 alle 11:00

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Il sistema nazionale DuoDay lo consente una persona con disabilità effettuare una giornata di formazione in duetto con un normale professionista condividere il suo lavoro quotidiano.

La Fondazione Bon Sauveur de la Manche partecipa attivamente a questa iniziativa che si è svolta quest'anno Giovedì 21 novembre 2024nonostante due defezioni per neve, in particolare in azienda di manutenzione del verdeo a causa di niente autobus per una persona attesa al Districter.

In coppia con un compagno di squadra

Nonostante la neve cadeva abbondante nelle prime ore della giornata, Virginie è venuta in bicicletta dal centro città per essere puntuale al Lidl alle 9, a Valognes.

Sempre accompagnata in coppia da un versatile membro del team, ha partecipato durante tutta la giornata, intervallata da a pausa pranzoal “scatolatore”, al scaffalature e a stoccaggio dei prodottiIn diverse aree del negoziopassando dai prodotti secchi ai prodotti surgelati.

È il mio primo DuoDay a Valognes da quando sono a Esat, dove sono arrivato nel 2016, e mi piace davvero. Trovo che i ritmi siano più tranquilli che a Esat. Il lavoro è meno difficile che nel laboratorio di cucina dove lavoro.

Virginia

Nadia Rouland, responsabile dell'inserimento a Esat de Valognes, consultato diversi mesi prima sul sito DuoDay, l'elenco delle aziende che offrono una giornata di scoperta della professione ad una persona con disabilità.

Si scopre che Sandrine Godefroy, direttore del negozio Lidl di Valognes, accoglie ogni anno da quattro anni una persona che desiderava trascorrere una giornata nell'ambito del proprio progetto professionale e non ha avuto difficoltà a trovare tra i suoi collaboratori persone molto entusiaste dell'idea di sostenere uno stagista.

“L’importante è introdurre la persona con disabilità, volontaria per questo DuoDay, all’ambiente professionale che ha scelto nel suo processo di integrazione. Quest'anno, sei persone che lavorano ad Esat erano pronte a farlo. È solo un giorno, ma spesso gli fa venire voglia di andare oltre. Esat supporta tutti nel loro progetto, secondo i propri ritmi”, conclude Nadia Roulland.

Dalla nostra corrispondente Catherine CHAUMET

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