Finale Stade Toulousain-Bordeaux-Bègles: “Ricordiamo solo chi vince…” Ugo Mola vuole vincere un nuovo titolo

Finale Stade Toulousain-Bordeaux-Bègles: “Ricordiamo solo chi vince…” Ugo Mola vuole vincere un nuovo titolo
Finale Stade Toulousain-Bordeaux-Bègles: “Ricordiamo solo chi vince…” Ugo Mola vuole vincere un nuovo titolo
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l’essenziale
Durante la conferenza stampa della vigilia, questo giovedì 27 giugno, il capo dello staff dello stadio ha invitato i suoi giocatori a giocare liberamente e, non senza umorismo, li ha incoraggiati affettuosamente a continuare a riempire la bacheca dei trofei.

Che lezioni hai imparato dalla semifinale dell’UBB?

Il Bordeaux viene da due partite strategicamente difficili da gestire contro due squadre che ti mettono molta pressione. E soprattutto lo Stade Français con un rugby di espropriazione, di occupazione, di conquista del territorio in cui eccelle. I bordolesi sono usciti da un pasticcio non facile grazie ad una vittoria di altissimo livello in avvio di partita e alle qualità di cui dispongono, in particolare la capacità di occupare. Il Bordeaux è la squadra che gioca di più nelle ultime posizioni del campionato, quindi gareggiava con lo Stade Français in questo settore ed era anche piuttosto rilevante in questo ambito. Poi ci conosciamo tutti più o meno a memoria e, onestamente, non ci preoccupavamo molto del nostro avversario. La gente si preoccupa per noi ormai da un po’ perché sappiamo che basta essere presenti in tanti settori per poter arrivare ad una finale da Top 14.

Come ha percepito il possibile bluff del Bordeaux su Jalibert e Tameifuna?

Non abbiamo prestato molta attenzione al nostro avversario, quindi non ci siamo preoccupati molto della composizione dell’UBB ma più della nostra perché abbiamo avuto la nostra parte di infortuni. Matthis Lebel non sarà in partita, Piula Faasalele ha tre apofisi rotte quindi non giocherà neanche lui, Cyril Baille è stato operato, rioperato e solo ieri è potuto tornare a casa. Poi il bluff o meno con la formazione annunciata il giorno prima… Altre volte sembrerebbe che avrebbe potuto funzionare. Oggi non so se sia stato un bluff o semplicemente giocatori incerti che metteranno alla prova fino all’ultimo momento. Questo è il destino di tutte le squadre a patto che possano giocare i giocatori che tu consideri dirigenti. Partiamo dal postulato che i giocatori che sono in campo sono al 100% e se tu non ci sei non puoi prendere il posto di qualcuno che è al 100% in quel gruppo.

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Cosa ti aspetti dalla tua squadra?

La nostra preoccupazione ruota attorno al livello di gioco che potremo avere nel settore della conquista ma dovremo anche saperci adattare, competere con questa favolosa linea dei tre quarti, provare a giocare il nostro rugby e mettere sbrigati perché appena ne aggiungi un po’ diventi pericoloso. E che vinca il migliore. È bello disputare una finale Bordeaux – Tolosa considerando il lato leggermente positivo che le squadre stanno cercando di portare in termini di rugby. È bello avere squadre che ci provano, che osano, che fanno e non che distruggono e passano il tempo a fare rimesse laterali e mischie. Ma una volta detto questo, non ti rende un campione migliore o peggiore. Ricordiamo solo chi vince.

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Questa sarà la prima finale a Marsiglia contro un avversario alle prime armi in questa fase della competizione. Quanto potrebbe pesare la tua esperienza?

Non so se è possibile misurarlo. È come l’inconscio culturale. Ci sono cose che permeano la squadra e chi ci circonda e che la nostra cultura di club ci ha portato molto spesso a vincere in finale e molto spesso ad arrivare in questo stato. Successivamente l’Union Bordeaux-Bègles è un club nuovo, non il Bègles. È una squadra che ha fatto il suo tempo, ha vinto molto con generazioni incredibili. Ovviamente, il Bordeaux ha lottato per trovare un posto negli ultimi 15 anni e il merito va a Laurent Marti e alle sue squadre che hanno costruito un club ultra dinamico con uno stadio leggendario che oggi occupa i primi posti nel nostro campionato ed esiste nella Coppa dei Campioni. L’esperienza di alcuni contro l’inesperienza di altri, sarebbe troppo semplice parlare solo di quello. L’esperienza dei giocatori del Bordeaux si vede dalla composizione della squadra che avranno, così come l’esperienza del Tolosa. Questa è la nostra quarta finale di scudetto con questo girone e cercheremo di essere come siamo sempre stati, ovvero provare a giocare il nostro rugby. Dove l’esperienza può forse giocare un ruolo è nella capacità di comprendere l’evento, di giocare il proprio rugby e di non perderselo. Ma al di là di quello che siamo riusciti ad evolvere, ho gli stessi dubbi, le stesse preoccupazioni e ho l’impressione che questa sia la prima […] Anche se siamo presenti spesso e so che a qualcuno dà fastidio, non è mai stato così difficile vincere questa competizione.

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È una forza trainante per i tuoi giocatori per entrare nella storia essendo la generazione che forse ha vinto più delle precedenti?

Ci sono generazioni davvero incredibili in questo club da 30 anni. Guy Novès ha avuto, per circa 25 anni, la crème de la crème del rugby e io ho il resto della crème de la crème […] Questa generazione è davvero eccezionale per quanto produce in campo, per i trofei vinti ma anche per l’atteggiamento. Spesso giudico più l’intenzione che l’azione. Alleno ragazzi incredibili, che ci spingono al limite, che ci costringono a nutrirci, a nutrirli e questo non è neutrale. Lasceranno il segno nel club più delle altre generazioni? Glielo auguro. Penso che manchi ancora qualcosa ma è solo la mia opinione (sorride). Non sono male, ma ne manca qualcuno (sorride). Domani sera (oggi) sarà ovviamente la ciliegina sulla torta. Questo non ci toglierà la piccola stella in più che ci siamo messi, né la stagione che, credo, è stata una buona stagione per lo Stade Toulousain.

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