“In suo nome manifestazioni, convegni, espressioni pubbliche sono state vietate, impedite, soffocate”, giustificano gli eletti nella motivazione della proposta di legge presentata.
Pubblicato il 23/11/2024 16:44
Aggiornato il 23/11/2024 18:03
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Denunciano “la strumentalizzazione della lotta al terrorismo”. I deputati della France insoumise hanno presentato martedì 19 novembre un disegno di legge volto ad abrogare il reato di glorificazione del terrorismo, ritenendo che quest'ultimo sia stato utilizzato “contro la libertà di espressione”. “Con l'espressione 'apologia del terrorismo', i leader sindacali sono stati preoccupati, perseguiti, condannati a pene fino alla reclusione”scrivono nella motivazione che accompagna il testo della legge.
“In suo nome manifestazioni, convegni, espressioni pubbliche sono state vietate, impedite, soffocate”aggiungono, mentre diversi eventi elettorali dei candidati della LFI, che evocavano il conflitto tra Hamas e Israele, sono stati cancellati prima delle elezioni legislative. Gli eletti denunciano inoltre a “strumentalizzazione” aumentato dal 7 ottobre, rafforzato da una circolare del 10 ottobre 2024 del ministro della Giustizia Eric Dupond-Moretti che incoraggiava i pubblici ministeri a perseguire reati di natura antisemita.
Se certe convinzioni lo sono “giustificato”altre procedure “sono estremamente inquietanti e rivelano un attacco senza precedenti alla libertà di espressione nel nostro Paese”così ritengono gli eletti, mentre le deputate ribelli Rima Hassan e Mathilde Panot sono state interrogate dalla polizia nell'ambito di un procedimento per incitamento al terrorismo. In reazione alla proposta di legge LFI, il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, ha stimato su X che lo fosse “È difficile essere più spregevoli.”
“Jean-Luc Mélenchon e i suoi amici vogliono legalizzare il sostegno ad Hamas, alle sue attività terroristiche e all’ideologia islamista”ha reagito sullo stesso social network Giordano Bardella, il boss del Raduno Nazionale. Il deputato ed ex leader del gruppo LREM all'Assemblea, Sylvain Maillard, denuncia da parte sua un “follia”. “Non potrebbero essere più chiari riguardo alle loro affinità!” “Fino a che punto si spingeranno nell’abietto i vostri funzionari eletti?”chiede da parte sua il presidente dell'Hauts-de-France, Xavier Bertrand.