Elezioni legislative 2024 nell’Alta Garonna: a Tolosa, il consiglio comunale sotto tensione

Elezioni legislative 2024 nell’Alta Garonna: a Tolosa, il consiglio comunale sotto tensione
Elezioni legislative 2024 nell’Alta Garonna: a Tolosa, il consiglio comunale sotto tensione
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l’essenziale
Questo mercoledì, nel consiglio comunale di Tolosa, l’opposizione municipale ha attaccato Jean-Luc Moudenc accusato di tacere di fronte al Raggruppamento Nazionale. Il sindaco, in tutta risposta, ha parlato degli “inganni” del Rn e ha invitato gli elettori di Giordano Bardella a “pensare”.

Alla vigilia del primo turno delle elezioni legislative, la confusa situazione politica del paese ha provocato tensioni questo mercoledì nel consiglio comunale di Tolosa. Durante il discorso introduttivo, Antoine Maurice, presidente del gruppo degli ambientalisti eletti, è stato il primo a coinvolgere Jean-Luc Moudenc che “si rifiuta di condannare l’estrema destra” e che, in passato, “ha mantenuto la confusione” con le sue accuse di “i totalitari Nupes” e gli “ecoterroristi”. L’attacco è stato ripreso per il Partito socialista da Vincent Gibert che ha invitato il sindaco a “cambiare” per dire “chiaramente: nessun voto per la RN. »

Poi la temperatura è salita di un livello con Agathe Roby (LFI), colpita dalle accuse di antisemitismo contro gli Insoumi. “Un processo falso”, ha detto, riferendosi alle “persone qui che giocano con il fuoco”. Per l’eletto dell’opposizione, candidato alle elezioni legislative nella 3a circoscrizione elettorale, del Nuovo Fronte Popolare e del Raggruppamento Nazionale, “non è cappello bianco e cappello bianco! »

Potenziale candidata al Campidoglio nel 2026, Agathe Roby ha concluso con un avvertimento: “Daremo un vantaggio all’estrema destra e a Macronie. E spero che tutti i deputati di Tolosa siano del Nuovo Fronte Popolare. Questo ti abituerà all’alternanza nel 2026”.

Il RN “totalmente inesperto”.

Per la maggioranza, Pierre Esplugas ha rilanciato l’accusa, citando Jean-Luc Mélenchon e il suo “antisemitismo residuo” e la “polizia (che) uccide” di Philippe Poutou. Poi il suo attacco a Carole Delga, accusata di aver “venduto la sua anima”, ha fatto impazzire François Briançon. “Indegno!” Che si vergogna ! » esclamò il socialista alzandosi.

Se ha firmato una colonna che invita a dire no agli estremi, Jean-Luc Moudenc, per la prima volta, ha messo in guardia esplicitamente i tolosani dall’estrema destra. “Sono preoccupato che il Paese possa essere governato da una persona totalmente inesperta, che propone un programma vago, mutevole e rovinoso. » Agli elettori di RN ha assicurato «poteva sentire la loro rabbia. Ma non posso essere d’accordo con loro. Spero che ci penseranno. »

Il sindaco ha inoltre qualificato gli attacchi contro la cosiddetta sinistra governativa affermando di non mettere lo stesso segno tra PS, PC ed ecologisti da una parte e Insoumis dall’altra, ma deplorando “una sottomissione del PS all’Insubordinazione .”

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