Tour de France: il culmine di una carriera per Romain Bardet

Tour de France: il culmine di una carriera per Romain Bardet
Tour de France: il culmine di una carriera per Romain Bardet
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Romain Bardet aveva “piange” di vestire un giorno la maglia gialla del Tour de France. Il sogno si è avverato questo sabato nella fornace di Rimini (Emilia-Romagna) al termine di una prima tappa totalmente folle. A 33 anni, Bardet ha attraversato mille vite il Tour, i podi ma anche”molta frustrazione“, prima di un giorno che ricorderà per sempre.”Era sublime“, sbottò, quasi incredulo.

Difficile immaginare uno scenario più riuscito di quello scritto ieri tra Firenze e le sponde dell’Adriatico, sotto un sole cocente che ha messo a dura prova molti corridori. Romain Bardet non solo ha ottenuto la quarta vittoria della sua carriera al Tour, la prima dal 2017, ma ha finalmente indossato questa maglia gialla. Un sogno che aveva inseguito a lungo invano prima”non crederci piùLo ha fatto dopo un gran numero in compagnia del suo giovane compagno di squadra alla DSM, Frank van den Broek, impressionante per dedizione e forza, in un finale assolutamente mozzafiato dove i due sono riusciti a resistere al gruppo dei favoriti per cinque brevi secondi.

Frank era enorme, enorme. Abbiamo fatto un raid incredibile, gli devo tantissimo, questa maglia è davvero condivisaha insistito il francese che ha tagliato il traguardo con il dito puntato verso il suo giovane compagno olandese per ringraziarlo. È stato pazzesco, perché nel ciclismo ci sono ancora momenti inaspettati“, ha assaporato dopo aver vinto il tradizionale gioco del gatto col topo con il gruppo, che di solito finisce male per i fuggitivi.

Ecco quindi l’Alvernia per la prima volta con la maglia gialla sulle spalle, per la sua ultima partecipazione alla Grande Boucle, pochi giorni dopo aver annunciato che avrebbe concluso la sua carriera nel giugno 2025. La maglia gialla “è sempre stata un gol della mia carriera ma, onestamente, lo avevo pianto”, confida Romain Bardet.

Lo scalatore ha scoperto la sua “vera natura”

Può sembrare abbastanza paradossale che lo scalatore francese abbia realizzato il suo sogno nell’anno in cui, per la prima volta, annunciò che non avrebbe gareggiato nella classifica generale per puntare alle tappe. Abbastanza per offrirgli comunque dei buoni d’uscita – come ieri quando a 50 km dal traguardo si è staccato dal gruppo per andare a fagocitare uno a uno i fuggitivi – che non ha avuto quando rappresentava una minaccia per gli altri favoriti. “Spesso sono stato troppo vicino al generale perché qualcuno potesse lasciarmi andare“, ricorda. Secondo nel 2016, terzo l’anno successivo, ha sei Top 10 in totale ed è stato per lungo tempo il francese che sembrava più capace di succedere a Bernard Hinault, ultimo vincitore nel 1985. Anche questo era un peso, quello di avere correre il Tour con i “paraocchi” con la paura di poter “perdere tutto da un momento all’altro”.

Non essere il generale mi toglie molta pressione, finalmente sono me stesso“, ha sottolineato lo scalatore che ha detto “dtardi nello scoprire la propria vera natura“.

Tanto di cappello, pensavo davvero che li avremmo catturati“, ha applaudito anche Tadej Pogacar, favorito per la vittoria finale, che non ha potuto fare a meno di scattare per il terzo posto, battuto solo da Wout Van Aert, lui stesso “stupito” dalla sua buona forma. I favoriti in assoluto sono sopravvissuti a questa giornata torrida che ha causato danni enormi , anche se il programma di tappa prevedeva già sette salite.

Decine di corridori, che quest’anno avevano sperimentato solo freddo e pioggia, hanno vissuto una vera dura prova. Velocisti, come l’inglese Mark Cavendish che è caduto al primo passaggio e ha vomitato sulla bici. Ma anche scalatori come i francesi David Gaudu e Lenny Martinez, arrivati ​​mezz’ora dietro Romain Bardet. Hanno già perso tutte le loro possibilità per la generale, cosa che, ancora una volta, non è un obiettivo quest’anno per Groupama-FDJ. Non lo è stato nemmeno per Bardet. Ma questa domenica sarà in giallo nella seconda tappa. Per quanto ? “Vedremo, sono già soddisfatto“, egli esclamò.

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