“Una feccia!” », “feccia africana”… Questi candidati RN che si scatenano sulle reti

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Mentre il Raggruppamento Nazionale continua la sua demonizzazione con l’aiuto di una comunicazione ben curata, i candidati nominati dal partito di estrema destra hanno più difficoltà a tenere la lingua in tasca. Risultato: a decine sono scivolati sui social, sottolinea Mediapart. In pochi giorni, il giornale investigativo ha trovato 45 candidati RN che avevano espresso commenti razzisti o antisemiti online.

Numerose le dichiarazioni antisemite

La più pubblicizzata di queste discrepanze è quella di Joseph Martin, candidato al Morbihan, che aveva scritto Pubblicazione, era stato sospeso ma alla fine è stato reintegrato da una commissione del partito che ha assicurato che in realtà si trattava della morte di Robert Faurisson, un attivista negazionista dell’Olocausto. Anche se il partito, fondato soprattutto da ex nazisti, si presenta oggi come un baluardo contro l’antisemitismo, non mancano le dichiarazioni antisemite da parte dei suoi candidati.

La candidata per il 10° distretto di Parigi, Agnès Pageard, nei suoi messaggi sui social network prende regolarmente di mira personalità della fede ebraica. Nel gennaio 2022 scrive questo, ricorda Pubblicazione : “Siamo bombardati da Momo che non vuole consegnare kebab kosher. Ma per le nostre “élite” sodomizzare i propri figli è molto più grave. Momo non ha potere, Lang, Attali, Finkielkraut, Duhamel, Kouchner, Fabius, Guigou, Cohn Bendit, BHL… sì. » Da parte sua, Sophie Dumont, candidata nella 4a circoscrizione elettorale della Côte-d’Or, lascia intendere che il partito della Riconquista è finanziato dagli ebrei.

Eccessi razzisti e sessisti

Anche i giornalisti hanno notato numerosi eccessi razzisti. Tony Bihoué, candidato RN al Finistère, ha parlato del giovane Nahel, ucciso dalla polizia nel giugno 2023 a Nanterre: “Un ragazzino? Uno stronzo! Feccia! Un rifiuto di conformarsi quindi non lamentarti [émoji bisous]. » Da parte sua, il capo della RN in Côte-d’Or, René Lioret, ha lanciato nell’ottobre 2022: “Feccia africana, è sempre 3 o 4 a 1. Ecco come li vediamo riconoscere ! »

“No, tutte le civiltà non sono uguali”, ha giudicato l’11 gennaio Marie-Christine Sorin, candidata nel 1° distretto degli Alti Pirenei, stimando che alcune “sono semplicemente rimaste al di sotto della bestialità nella catena dell’evoluzione”. Gregory Renard, deputato di Katel Le Cuillier nella 4a circoscrizione elettorale del Morbihan, utilizza ripetutamente l’insulto “bogmoule”, sostituto dell’insulto razzista “bougnoule” concepito per eludere la moderazione delle reti sociali.

A volte il razzismo si mescola al sessismo con questa dichiarazione di Tony Bihoué (ancora lui) che scrive “Outside the [émoji excrément] e con genitori incapaci di educarli! Facile allargare le gambe per depositare la schiuma, più difficile prendersene cura! » Tutte queste dichiarazioni mettono in imbarazzo il Rassemblement National che cerca di prendere le distanze dagli eccessi del suo fondatore Jean-Marie Le Pen, noto per le sue manifestazioni antisemite e razziste. Ma questo lavoro sulla propria immagine non impedisce chiaramente al partito di nominare personalità apertamente razziste o antisemite.

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