Saint-Jean-de-Luz al centro, Hendaye a sinistra

Saint-Jean-de-Luz al centro, Hendaye a sinistra
Saint-Jean-de-Luz al centro, Hendaye a sinistra
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IODobbiamo ora parlare di una presunta lealtà degli elettori, nei Paesi Baschi come altrove. In ogni analisi, la modestia è essenziale. Il sindaco di Saint-Jean-de-Luz, Jean-François Irigoyen, non ha sbagliato, bagnandosi il collo prima del primo turno delle elezioni legislative, a scegliere infine di non scegliere: “Sono repubblicano, ma per questo primo turno, non fornisco sostegno pubblico. » Capirsi, tra la candidata della sua famiglia politica, Emmanuelle Brisson, e Christian Devèze che cerca di mantenere il 6e collegio elettorale nell’ovile macronista.

Domenica, il suo comune è stato finalmente uno di quelli in cui i risultati sono stati meno sorprendenti: in linea con le ultime elezioni per quanto riguarda il sostegno dato al candidato del partito presidenziale e allo stesso livello per i voti espressi per il candidato della a sinistra: nel 2022, Peio Dufau (EH Bai) e Tom Dubois-Robin (LFI), allora ciascuno per conto proprio, avevano ottenuto un punteggio cumulativo del 29,03%. Sotto la bandiera unitaria del Nuovo Fronte Popolare, il candidato Abertzale ha raccolto questa volta il 26,35% dei voti.

Alla pesca

Una resistenza nel complesso fragile di fronte ai colpi di Victor Lastécouères, candidato del Rassemblement National senza alcun legame noto con il territorio, ma che approfitta dell’ondata scatenata dal partito di estrema destra. Non fa eccezione la città dei Corsari, dove ha raccolto 2.060 voti, quando Monique Becker ne aveva raccolti solo 595 nel 2022, in un voto segnato da una grande astensione (45% a Saint-Jean-de-Luz, contro il 28% di domenica). ).

Per ottenere la vittoria il 7 luglio i candidati dovranno andare a pescare. Il terreno fertile più importante si trova sul lato LR. Dopo il brodo vissuto nel 2022, Emmanuelle Brisson ha alzato l’asticella a Saint-Jean-Luz, strappando 1.004 voti a suo nome (495 a Hendaye, contro 119 nel 2022). Un piccolo jackpot da ridistribuire.

“Spero semplicemente che al secondo turno, quello dei due candidati che arriva secondo, sostenga quello che ha fatto meglio”, ha raccomandato nuovamente Jean-François Irigoyen la settimana scorsa. La candidata di LR, che non darà istruzioni di voto, segnala tuttavia di rifiutare di vedere il collegio elettorale nelle mani di “un autonomista basco” e di “un usurpatore senza radici né conoscenza” di quest’ultimo. E per concludere che voterà “per il candidato repubblicano”, lasciando intendere Christian Devèze.

Convincere gli astenuti

Di fronte a questo quadro, anche Peio Dufau, primo classificato a Ciboure, Urrugne, Ascain, Biriatou e Sare, deve aver tirato fuori la calcolatrice. Perché a parte un possibile rinvio dei voti ottenuti dal candidato del PNB, Jean Tellechea (363 voti a Saint-Jean-de-Luz, 291 a Hendaye, 376 a Urrugne), è difficile vedere come riuscirà a migliorare il suo ottenere altro che convincere chi non è andato alle urne domenica.

E il forte incoraggiamento del sindaco di Hendaye, Kotte Ecenarro, che ricorda che “la sinistra è forte quando è unita”, non cambierà molto.

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