Da Berlino a Roma, l’Europa divisa sui risultati della RN in Francia

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I risultati della RN in Francia non sono visti allo stesso modo dai leader europei. Lunedì i paesi europei hanno infatti mostrato reazioni molto diverse, per alcuni addirittura opposte, dopo il primo turno delle elezioni legislative.

L’ascesa dell’estrema destra “sta davvero cominciando a sembrare un grande pericolo”, ha detto il primo ministro polacco Donald Tusk, a Rzeszow, vicino al confine con l’Ucraina. L’ex capo del Consiglio europeo ha parlato di “tendenza pericolosa” e del timore che “la Francia possa presto diventare il malato d’Europa, condannata allo scontro tra forze radicali”. A capo di un’ampia coalizione centrista e filo-europea, Donald Tusk ha strappato il potere al partito nazionalista PiS lo scorso ottobre in Polonia.

Pedro Sanchez “continua a sperare” a sinistra

In Italia, guidata da una coalizione guidata dal partito post-fascista Fratelli d’Italia, il primo ministro Giorgia Meloni si è rallegrato che la “demonizzazione” dell’estrema destra sia stata meno seguita. «Il tentativo costante di demonizzare chi non vota a sinistra (…) è una trappola in cui cadono sempre meno persone», spiega all’Adnkronos. “Lo abbiamo osservato in Italia, lo vediamo sempre di più in Europa e in tutto l’Occidente”.

Agli antipodi, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, a capo di una coalizione di sinistra, ha insistito sul fatto di non dare per scontata “la vittoria dell’estrema destra”. “Resto fiducioso nella mobilitazione della sinistra francese” per il secondo turno, ha dichiarato alla radio Cadena Ser, giudicando che per contrastare l’estrema destra fosse necessario “scommettere su politiche progressiste” e governare “come fa da anni la Spagna. sei anni”, sotto la sua guida.

Berlino teme il suo “migliore amico”

Berlino, attraverso il capo della diplomazia, ha espresso preoccupazione per l’Ue, ricordando che “Germania e Francia hanno una responsabilità particolare per la nostra Europa comune”. “Nessuno può rimanere indifferente (…) se tra i nostri più stretti partner e migliori amici, un partito che vede l’Europa come un problema e non come una soluzione viene largamente in testa”, ha dichiarato Annalena Baerbock a Berlino.

Nell’est del continente, in Russia, il Cremlino lo ha informato che segue “molto da vicino” le elezioni in Francia. “Stiamo aspettando il secondo turno, ma le preferenze degli elettori francesi ci sono più o meno chiare”, ha detto il portavoce Dmitri Peskov.

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