HYERES: Alla Fiera del Libro, un incontro solare con Cendrine Nougué

HYERES: Alla Fiera del Libro, un incontro solare con Cendrine Nougué
HYERES: Alla Fiera del Libro, un incontro solare con Cendrine Nougué
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Originaria di Hyèroise, presente alla Fiera del Libro, Cendrine Nougué ha pubblicato “Anche le stelle sognano”, il suo ultimo romanzo.

Un Feel Good culinario pieno di umorismo ed emozione nel cuore dell’isola di Porquerolles e della città di Hyères.

Qualcosa su di te Cendrine Nougué?

Cendrine NOUGUE. Sono nato e cresciuto a Hyères. Dopo il diploma di maturità, sono andato a studiare ad Aix-en-Provence e poi a Marsiglia. Sono poi partito, all’età di 30 anni, per Seine-et-Marne per un posto di direttore del museo. Ho ricoperto diversi incarichi nei musei. Da 6 anni sono responsabile di una biblioteca di campagna. Il cerchio è completo. Sono tornato ai libri tramite la scatola del museo.

La scrittura ha sempre fatto parte della tua vita?

CN.Scrivo da quando ero bambino. Da piccola riscrivevo le favole, le disegnavo, le collegavo. Anch’io ho sempre scritto poesie. Nel 2016 è stato pubblicato da Aconitum il mio romanzo “La Guilde des Merlins”. Per me è stata la prima esperienza.

Il tuo primo Feel Good?

CN. Durante il parto, la mia città, Hyères, mi è mancata moltissimo, così ho scritto “Anche le stelle sognano”. Questo libro è Feel Good, un romanzo contemporaneo ambientato a Hyères. Ispirandomi ai programmi sugli chef, ho poi creato la storia di Alice, che nel romanzo ha tra i 24 ei 27 anni. Sogna di fare la cuoca ma purtroppo non può iscriversi agli istituti alberghieri perché lavora come cameriera nella macelleria di suo padre a Nemours.

Una generazione con energia!

CN. Mi sono interrogato su questa generazione di “ventenni” che riescono ad avere successo e a perseguire i propri sogni grazie a Instagram. Ho un interesse particolare per questa generazione di “slashers”, che convivono e riescono con mezzi diversi da quelli del nostro tempo. Far avanzare il mio personaggio, Alice, in relazione a Instagram, è stata un’idea interessante per me. Infatti gli accadono delle disavventure, questo personaggio perde tutto. Il che è abbastanza divertente per i lettori ma molto meno divertente per il mio personaggio.

Il personaggio, Alice, paracadutato a Porquerolles e Hyères?

CN. Dopo numerose delusioni, il mio personaggio lascia Parigi e approda a Porquerolles. Volevo parlare dell’isola e dei suoi problemi ecologici. Alice, il mio personaggio, si ritroverà in una loggia, “Le Mas des Oliviers” che in realtà non esiste. Gli ecolodge sono piccole case ecologiche gestite da Matias, originario del paese. Francesca, la madre di Matias, gestisce la pensione senza ristorante, è molto vecchio stile. Alice si presenterà e vorrà creare un ristorante. Lei è curiosa e fa domande ma Matias, carattere burbero, non condivide lo stesso punto di vista: per lui è un “instagramer” senza valore.

Un lato tanto atteso della storia d’amore?

CN. In effetti, il lettore può aspettarsi questa storia d’amore. Ma non è esattamente quello che sta succedendo perché sto giocando con i cliché. La storia non va dove il lettore pensa che andrà. Per me era fuori questione che l’eroina fosse salvata dall’eroe.

Il viaggio e gli incontri del personaggio?

CN. Alice è un personaggio egocentrico all’inizio del romanzo, pensa di conquistare la Capitale con le sue creazioni culinarie e di conquistare migliaia di iscritti sul suo “Instafood”. Poi si aprirà e riscoprirà il gusto della sfida in questo ambiente paradisiaco. Il personaggio di Odette è molto interessante e frizzante, si tratta di una magnifica amicizia intergenerazionale.

Il sole non è mai lontano?

CN. Alice cresce tra le pagine e i capitoli, ne scopre gli odori, i colori, e accoglie Hyères come un’esplosione in faccia. Descrivo la Montée Massillon, la Villa Noailles, la mia scuola elementare Anatole France.

Il ritorno a Hyères è ricco di emozioni?

Italiano: L’emozione è intensa, come ogni volta che torno a Hyères, non so nemmeno come descriverla. La mia prima firma, nel giugno del 2023, in occasione dell’uscita del libro “Anche le stelle sognano”, presso la Libreria OLBIA, è stata ricca di emozioni. Quando sono arrivata davanti alla libreria e ho visto la mia faccia su questa insegna luminosa, sono scoppiata a piangere… di gioia. Perché quando ero adolescente, passavo davanti alla libreria quando uscivo dal liceo. Era estremamente forte. Essere presente come autore alla Fiera del Libro a volte mi sembra ancora irreale. Mi piacciono questi incontri e questi scambi con i lettori che mi dicono di essere di Porquerolles, di Hyères. È molto commovente perché firmo nella mia città.

Ricordi?

CN. Da bambino abitavo proprio di fronte al Casinò e ogni mercoledì pomeriggio venivo in questo posto, era “un cinema”. Sognavo di diventare un autore ma non avrei mai immaginato di firmare in questo spazio. Ho un piccolo aneddoto: ho sempre conosciuto, all’esterno, il cedro, classificato come Albero Notevole, mio ​​padre parcheggiava davanti ad esso la sua vecchia macchina. C’è davvero un’atmosfera speciale a Hyères. È meraviglioso.

“Anche le stelle sognano” è un romanzo con buone dosi di umorismo, benessere, colori e paesaggi variopinti. Da consumare senza moderazione…

Commenti raccolti da Laurette PARAY.

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