Salon-de-Provence: il CP de la Bastide Haute dà il nome al suo parco giochi

Salon-de-Provence: il CP de la Bastide Haute dà il nome al suo parco giochi
Salon-de-Provence: il CP de la Bastide Haute dà il nome al suo parco giochi
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A volte ci sono dei momenti di grazia… quello di venerdì 21 giugno è uno di questi. In effetti, è stato in questo giorno che gli studenti di Bastide Haute CP inaugurato ufficialmente il parco annesso al Mas Dosseto il sindaco di Salon-de-Provence Nicolas Isnard. Ed erano molto orgogliosi di essere all’origine di questa iniziativa e di essere riusciti a convincere gli eletti.

“Questa idea è germogliata nella testa dei bambini quando, durante la discussione che abbiamo ogni mattina e durante la quale raccontano quello che hanno fatto, si sono accorti che i parchi dove giocavano non avevano nomi”, dice Anne, la loro insegnante. È bastato che questa carenza si trasformasse in progetto educativo.

Un progetto che ha motivato tutti 13 studenti di questa classe. “Prima siamo andati a fare una passeggiata e abbiamo visto che non c’era nessun nome”spiegano Jalal, Raed, Shanyce e Lou, che continuano: “Abbiamo poi cercato dei nomi. Per fare questo ci siamo confrontati con gli anziani del CM2 Poi abbiamo scritto una lettera al sindaco per chiedergli se era d’accordo e per suggerirgli tre nomi”..

“Quando verrò con i miei figli, vedranno il mio nome?”

E con loro grande gioia, hanno ricevuto una risposta abbastanza rapida dal sindaco. “Sono stato subito molto entusiasta di questa idea,” riferisce. Ha poi spiegato ai bambini che l’intero Consiglio municipale avevano convalidato la loro proposta e quindi hanno accettato di dare un nome al loro parco giochi “il parco del Mas”. L’altro parco giochi frequentato anche da bambini e anch’esso senza nome, non è gestito dal Comune, quindi non può fare nulla. Ma per i bambini questo nome è già una cosa bellissima.

Tanto più che, come li ha informati Nicolas Isnard, “i vostri nomi saranno per sempre associati a questo parco”. Tutti i bambini hanno scritto il loro nome sulla targa. “Quando verrò con i miei figli, vedranno il mio nome?” esultò un giovane studente, tutto sorrise. Lo stesso sorriso si disegnava sulle labbra dell’insegnante, dei genitori presenti, del gruppo docente e del attori di questo quartiere.

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