Festival, Avignone e altri

Festival, Avignone e altri
Festival, Avignone e altri
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Il 29 giugno la Città dei Papi (84) sferra i tre colpi del 78th edizione del suo festival. Per tre settimane, il teatro occuperà la capitale del Vaucluse. E traboccare oltre i bastioni nel bene e nel male… Uno straordinario fuoco di assi, da Avignone ad altri festival estivi: Bussang, Cosne-sur-Loire, Île de France, Montreuil, Parigi, Pont-à-Mousson, Sarlat, Vitry.

“Avignone è un festival della creazione che lotta affinché gli artisti siano liberi di cercare parole, suoni, gesti e immagini per dire e abitare questo mondo”, afferma Tiago Rodrigues, l’organizzatore del Festival d’Avignone . « Proponiamo un incontro tra artisti e pubblico che cercano insieme le parole perché è un servizio culturale pubblico. in Europa più urgente che mai. Questo incontro è un momento vitale per la scoperta dell’ignoto, il risveglio della sensibilità, l’amore per la differenza, il dibattito sulle sfide del nostro tempo e l’immaginazione di altri mondi possibili”, continua il regista e produttore presente nel suo editoriale di apertura questo 78th edizione che calerà il sipario il 21/07. “ L’arte non garantisce la felicità, ma aumenta le nostre possibilità di perseguirla“, conclude il drammaturgo portoghese, una dichiarazione di intenti che facciamo nostra, per proclamarlo fin dall’inizio fuori dai bastioni e affermarne la sostenibilità tutto l’anno!

Questa è la ragione d’essere Progetti di coltivazione, diversamente formulato da Antonin Artaud, “ estrarre, da ciò che chiamiamo cultura, idee la cui forza vitale è identica a quella della fame “. Con il teatro, tra tutte le arti, come esperienza privilegiata, incontro inaspettato e talvolta improvvisato dei vivi con i vivi, che ha il dono di trasformare una folla in popolo, le coscienze isolate in comunità di spirito, le domande individuali in emozioni condivise. Quando la forza di una risposta attraversa la rampa, non è più una truppa di acrobati che si confronta con una massa di spettatori, è l’umanità che insieme mette in scena uno spettacolo: che sia “degenerata” o d’avanguardia, l’arte è fondamentalmente espressione dell’uomo nella costruzione o nella messa in discussione del proprio futuro.. Che quest’arte si chiami letteratura, pittura, teatro o altro, non importa, importa solo che avvenga l’incontro dell’uno con l’altro, che entrambi prendano coscienza della loro irriducibile necessità di esistere nell’umanità. Da qui la sfida di ricordare le parole di Jean Zay e affermarlo forte e chiaro Resta di urgente attualità il rinnovamento della riflessione intorno a quella che in tempi non così antichi veniva chiamata educazione popolare! Senza cedere alle sirene dell’artificiosa contrapposizione tra popolare ed élite: il popolare nasconde le risorse dell’élite, l’élite si offre senza riserve al popolare!

Avignone, dentro e fuori

Così è ad Avignone, dove lo spagnolo è la lingua invitata dall’In, dove il bello convive con il brutto nell’OFF, le esigenze estetiche con l’intrattenimento banale, l’impegno civico con le banalità consumistiche… Nomi di registi, titoli di opere possono guidare il festivaliera in difficoltà sul ponte di questa 78esima edizione : Angelica Liddell avec demone alla Corte d’Onore del Palazzo dei Papi, Tiago Rodrigues con Ecuba, non Ecuba alla carriera di Boulbon, Gabriel Calderon con il suo Storia di un cinghiale (o alguna cosa de Ricard) au Théâtre Benoît XII, Mohamed El Khatib avec Le vite segrete degli anziani alla Chartreuse de Vileneuve Lez Avignon, Caroline Guiela Nguyen con Lacrima all’Aubanel Gymnase, Boris Charmatz con il suo Cattedrale della Libertà allo Stade de Bagatelle, Baro d’evel con Chi siamo noi ? nel cortile del Lycée Saint-Joseph, Tiziano Cruz con Soliloquio (Mi sono svegliata e ho sbattuto la testa contro il muro) au Gymnase du Lycée Mistral, Silvia Peréz Cruz avec Una vita, un giorno all’Opéra Grand Avignon… Una scelta necessariamente parziale e faziosa, che non richiede altro che non cadere ciecamente nella fossa degli artisti!

E il rischio si moltiplica per centomila a fronte del pletorico catalogo di Spento che distribuisce i suoi festeggiamenti dal 03 al 21/07. Inoltre, è meglio concentrarsi prima sulla programmazione di alcuni luoghi emblematici dove la scelta dell’arte prevale su quella della ricetta : Avignone-Reine Bianca, il Théâtre des Halles, la borsa del lavoro, La Cappella del Verbo Incarnato, il Teatro Doms, Presenza del pastore, La quercia nera, Il Teatro Carmelitano, Il cane fumatore, Spazio Alya, 11*Avignone, Il piccolo Louvre, l’Artefilo, La Manifattura, La Rotonda, la Scala, quelli di Lila, All’angolo della luna, i corpi santi, Controcorrente, Le lucciole… In questo caos delle assi (1666 spettacoli, 1316 compagnie, 141 teatri), fascino e dispiacere allo stesso tempo dell’evento, è piacevole anche osare il salto nell’ignoto: lasciandosi trasportare dal passaparola, lasciandosi convincere dal prospetto offerto nel mezzo alla strada!

Da un festival all’altro…

In questa stazione dismessa di Vitry (94), i capotreni originali, Diane Landrot e Yann Allegret portano i passeggeri fuori dai sentieri battuti con il loro festival Teatro, Amore e Sdraio. Per un cambio di scenario assicurato, dal 02 al 07/07, per incontrare tante compagnie e artisti. Come Canzone dell’autobus (88) nel cuore della foresta dei Vosgi dove, cattedrale secolare di legno, Dal 1895, il Théâtre du Peuple mostra con orgoglio il suo leggendario motto “ Attraverso l’arte, per l’umanità » ! Un luogo leggendario, celebrato da Romain Rolland, dove ogni anno il pubblico si entusiasma per la performance degli attori dilettanti che circondano i professionisti, marchio di fabbrica del luogo, meravigliandosi della tradizionale apertura delle pesanti porte in fondo al palco ad ogni rappresentazione . Appena nominato, Giulia Delille invita il pubblico a risuonare, a connettersi con gli altri. Come propose Édouard Glissant, poeta, romanziere e filosofo delle Indie Occidentali: “ cambia te stesso scambiando senza perderti o snaturarti »! Con Il racconto d’inverno di Shakespeare, diretto dal regista, e I grandi pattinano bene di Pierre Guillois e Olivier Martin-Sevran come headliner.

Quanto a Teatro del garage (58) dove ogni anno vengono invitate le grandi auto, la quinta edizione del festival si svolgerà dal 26/08 al 01/09. Sotto la guida di Jean-Paul Wenzel e di Louil direttore artistico del locale, appare ancora una volta un branco di delinquenti, pronti a rispolverare le tavole: Jean-Pierre Bodin, François Chattot e Denis Lavant! Il 31/08, Sta per brindare! con i primi due in giardino, e anche più lontano, dai vigneti di Sancerre alle coste africane… Non diremo altro, è la sorpresa degli chef! Quanto a Denis il Grande, sotto la direzione di Laurent Laffargue e con un testo di Pär Lagerkvist, assumerà le fattezze di Piccolo Il nano : crudeltà, deformità, amore? Uno spettacolo che risuona I coloniali di Aziz Chouaki diretto da Jean-Louis Martinelli, l’orrore delle trincee del 14-18 per i fucilieri senegalesi (algerini, marocchini, tunisini) raccontato da Hammou Graia.

Il famoso Monsone estivo, l’appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire la scrittura contemporanea! Nel cuore della Lorena, a Pont-à-Mousson, il superbo e prestigioso sito dell’Abbazia dei Prémontrés apre le sue porte a drammaturghi, registi, accademici, attori e al pubblico per venire ad ascoltare il teatro di oggi. Dal 22 al 28/08, un autentico terreno di incontri nazionali e internazionali con letture, presentazioni e spettacoli, un tempo come sospeso sulle rive della Mosella dove scorrono e si ascoltano gioielli e pepite che irrigheranno i palcoscenici del futuro .

Nell’Île de France I cavalletti di Franciail Centro Nazionale d’Arte Drammatica diretto da Olivier Letellier, sarà presente dal 09 al 14/07 sull’isola turistica di Créteil (94), dal 20 al 25/07 su quella del Port aux Cerises di Draveil (91), dal 13 al 18/08 su quella di Cergy-Pontoise (95 ) , dal 24 al 29/08 su quello della Val de Seine a Verneuil (78). Tra workshop e letture, presenteranno particolari Belle fughe: uscita di emergenza, uno spettacolo ambulatoriale all’aperto e La meccanica del caso, giocato sotto un tendone. Sempre in periferia, a Montreuil (93) precisamente, il manifesto del Théâtre de verdure de la Girandole lo afferma davanti ai volti degli increduli : fino al 21/07, Sotto i peschi, la spiaggia ! Senza dimenticare il festival Parigi in estate che, dal 03 al 16/07, propone circo-danza-musica e teatro ai quattro angoli della capitale. Né Sarlat (24), 72e Festival Giochi di teatro dal 20/07 al 05/08, il più antico di Francia dopo Avignone!

Qualunque sia la destinazione delle tue vacanze, a tutti, lettore del Progetti di coltivazionebella estate, fughe pazze e superbe fughe culturali. Yonnel Liegeois

Una selezione di appuntamenti ad Avignone

Esposizione : Fino al 21/07, la Collezione Lambert presenta Monte di Pietà che mette a nudo l’ingiustizia e il dolore che provoca: Lorraine de Sagazan e Anouk Maugein, regista e scenografa, hanno raccolto per l’occasione circa 200 oggetti. Legati al ricordo traumatico di violenze o crimini, i loro proprietari non riuscivano a buttarli via. Con Non ci arrendiamo maialla Maison Jean Vilar, Antoine de Baecque rende omaggio Alain Crombecque.

Discussione : 15/07 alle 17:30 al Cloître St Louis, l’Unione dei critici organizza le sue “Conversazioni critiche”. Un momento speciale dove critica e pubblico si confrontano sugli spettacoli del Festival, sul futuro di IN e OFF. Un momento forte anche per mettere in discussione l’arte e il contenuto della critica, il suo ruolo e il suo posto nel panorama dei media (leggi: Lasciamo che schiaccino i critici! di Jean-Pierre Léonardini, pubblicato in Solitari prematuri).

Media : 07/05 in diretta alle 22:00, trasmissioni France 5 Ecuba, non Ecuba. Tiago Rodrigues racconta la vita di Nadia, organizzata tra il palcoscenico del teatro e la sala della corte. Nadia ripete Ecuba (la commedia di Euripide) mentre lotta perché sia ​​fatta giustizia al figlio autistico, maltrattato dall’istituto che lo aveva in cura. Il 07/06 alle 22:25 va in onda Arte Chi siamo noi? della ditta Baro d’evel. Al crocevia tra circo, teatro e danza, l’ultima creazione dell’incantevole compagnia franco-catalana invitata per la prima volta ad Avignone. Un’arte totale intessuta dei fili sottili della fantasia, della poesia e del burlesque.

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