Elezioni legislative 2024: il test del RN contro Emmanuelle Ménard nel 6° collegio elettorale dell’Hérault

Elezioni legislative 2024: il test del RN contro Emmanuelle Ménard nel 6° collegio elettorale dell’Hérault
Elezioni legislative 2024: il test del RN contro Emmanuelle Ménard nel 6° collegio elettorale dell’Hérault
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Eletta con quasi il 70% dei voti nel 2022, la deputata uscente Emmanuelle Ménard resta la favorita nel 6° collegio elettorale dell’Hérault. Permangono tuttavia aree di incertezza. Pochi giorni prima delle elezioni, decifrare questa circoscrizione elettorale dove la posta in gioco sarà molto politica.

Se il 6° collegio elettorale dell’Hérault, quello di Béziers, non dovesse riservare a priori grandi sorprese alle elezioni del 30 giugno e 7 luglio, potrebbe tuttavia essere visto come un banco di prova per il comportamento degli elettori di estrema destra e della RN … In effetti, eletta con quasi il 70% dei voti nel 2022 e con 40 punti di vantaggio, la deputata uscente Emmanuelle Ménard resta la favorita di queste elezioni.
Dovrà comunque fare i conti con un “sasso nella scarpa”. Un nuovo elemento. In presenza della Marina Militare di fronte a lei. Esce il sostegno del Raggruppamento Nazionale. Il Biterrois Julien Gabarron, capo dipartimento del partito di estrema destra, è stato investito e vuole essere offensivo sul territorio. Perché nella sua ambizione di dare la maggioranza a Jordan Bardella e nominarlo primo ministro, sa che ogni deputato conterà: “Saremo entro un MP”, sbottò. E per sostenere questo progetto potrà contare anche sugli elettori di Reconquête (8,17% nel 2022) che non ha presentato alcun candidato nel collegio elettorale.

Come reagiranno gli elettori del RN e dell’estrema destra?

Resta una larga parte di indecisione, legata a questa domanda: come reagiranno alle urne gli elettori della RN di Biterrois (per gli europei rappresentano il 40,5% dei voti espressi nella sola città di Béziers, molto di più nella città territorio). Saranno fedeli a Emmanuelle Ménard o al loro partito? Ragioneranno in termini di difesa del territorio auspicata dal deputato uscente o più in termini di progetto politico nazionale? Questa domenica sera, i risultati permetteranno di determinare le conseguenze del divorzio e di questa candidatura al RN, la prima a Biterrois dall’arrivo di Robert Ménard al municipio di Béziers nel 2014.
L’insediamento di Fatima Allaoui alla maggioranza presidenziale è stato un po’ sorprendente poiché è stato menzionato per la prima volta il nome dell’ex candidata Mathilde Tastavy. Questo ritorno in politica di Fatima Allaoui, che fece notizia nel 2014 lasciando l’UMP per unirsi brevemente al FN, non dovrebbe scuotere le elezioni. Potrebbe però apparire come una candidata più “moderata” rispetto ai suoi concorrenti. E ricordiamo che Mathilde Tastavy ha raccolto comunque il 15,6% dei voti preziosi al primo turno nel 2022.

È arrivata a soli 1,5 punti dalla candidata Nupes, Magali Crozier. Quest’ultimo, referente della LFI a livello locale, è tornato in campagna con l’etichetta di Nuovo Fronte Popolare. Con la sua vice Linda Mendy, fervente attivista per la causa palestinese, incarnano una candidatura impegnata, molto di sinistra, perfino divisiva. Questo potrebbe rimescolare un po’ le carte. Al margine, però. Il Biterrois resta una terra interamente acquisita dal diritto.

Il deputato uscente

Eletta nel 2017 con l’appoggio del FN, rieletta nel 2022 con le varie destre (allora era legata finanziariamente alla RN, cosa che non è più), Emmanuelle Ménard difende il suo primato all’Assemblea nazionale. “Non sono una pedina”, afferma di spiegare la sua libertà di voto in quanto deputata non registrata. Molto presente sul territorio, evidenzia in questa campagna la sua volontà di lottare contro “immigrazione incontrollata” et “insicurezza”.

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