nel 7° circuito, l’astensione a Vaulx-en-Velin può cambiare tutto

nel 7° circuito, l’astensione a Vaulx-en-Velin può cambiare tutto
nel 7° circuito, l’astensione a Vaulx-en-Velin può cambiare tutto
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Il 7° distretto del Rodano è forse quello in cui le disparità socioeconomiche sono maggiori nel dipartimento. Lì troviamo sia i comuni di Sathonay-village che Sathonay-camp, esempi perfetti dell’area periurbana residenziale borghese di Lione, le città di Rillieux-la-Pape e Bron, dove si mescolano padiglioni e grandi insediamenti, e infine Vaulx-en-Velin, una delle località più frequentate dell’area metropolitana, compresa nella “periferia rossa” di Lione.

A Vaulx-en-Velin si vota poco, anzi pochissimo. La città detiene anche il record di astensione alle elezioni legislative del 2022 e alle elezioni europee del 2019 e 2024. D’altra parte, noi votiamo molto a sinistra, e più in particolare La France insoumise (LFI). Questo è molto più avanti rispetto agli altri partiti (48% dei voti alle elezioni europee del 2024).

Alexandre Vincendet: un uomo estroverso ma messo male

Nel 2022, il sindacato della sinistra (Nupes) non era riuscito a mandare Abdelkader Lahmar (On s’en eninter/LFI) all’Assemblea. Aveva mancato il primo posto per 2000 voti dietro ad Alexandre Vincendet. Ma l’astensione ha sfiorato il 60%.

Eletto con Les Républicains nel 2022, l’ex sindaco di Rillieux-la-Pape aveva rubato il posto ad Anissa Kheder, eletta nel 2017 grazie all’ondata macronista. Questa volta sarà lui a difendere i colori della maggioranza presidenziale, sotto l’etichetta Orizzonti. Dovrà affrontare una candidata LR, Myriam Fontaine, anche lei consigliera metropolitana.

Per essere rieletto dovrà fare affidamento sulla sua posizione di candidato uscente e sulla sua presenza locale a Rillieux-la-Pape. “Nella settima circoscrizione o sono gli estremisti o un deputato ragionevole”, ha detto a Lyon Capitale. Una posizione in linea con la strategia portata avanti dalla maggioranza presidenziale a livello nazionale: noi o il caos.

Alexandre Vincendet, ex deputato della 7a circoscrizione elettorale del Rodano. Foto Houcine Haddouche/Rue89Lione

Ma basterà questo a soddisfare il crescente risentimento di parte della popolazione nei confronti di Emmanuel Macron e dei suoi alleati? L’ex deputato potrebbe addirittura essere superato dal Raggruppamento Nazionale nel collegio elettorale. Il partito ha scommesso su Cédric Pignal per cavalcare la dinamica delle elezioni europee. La RN ha raccolto il 21,9% dei voti espressi, posizionandosi molto dietro ai partiti di sinistra (46%) ma ben davanti alla maggioranza presidenziale (12%).

Alexandre Vincendet non potrebbe quindi ritrovarsi nemmeno al secondo turno, perché l’ipotesi di un triangolare è improbabile in un collegio elettorale a bassa partecipazione. Occorrerebbe riunire i voti del 12,5% degli iscritti (e non degli espressi), laddove la maggioranza presidenziale ha raccolto solo il 5,43% alle elezioni europee, nonostante un aumento di partecipazione rispetto alle elezioni del 2019 e alle legislative elezioni del 2022.

Un candidato di sinistra ben consolidato a Vaulx-en-Velin per le elezioni legislative

Al contrario, la presenza di Abdelkader Lahmar al secondo turno lascia pochi dubbi. Insegnante di scuola superiore professionale a Vaulx-en-Velin, questo “attivista di quartiere della classe operaia” di 53 anni è ben radicato in città. Bambino originario di Mas-du-Taureau, residente oggi a Caluire-et-Cuire, si è inserito nella comunità vodese nel 1990, in seguito alla morte di un giovane del quartiere investito dalla polizia.

Nel 1995, ha partecipato ad una lista cittadina per le elezioni comunali, “le Choix Vaudais”, per un periodo vicino al sindaco Hélène Geoffroy (PS), prima di allontanarsi da lei. Nel 2019 ha co-fondato il Movimento d’Iniziativa Vaudais, un gruppo di cittadini spesso critici nei confronti del municipio socialista.

Un impegno di lunga data che gli è valso un particolare riconoscimento a Vaulx-en-Velin. Lo scorso marzo, incontrato al mercato del Ramadan della città, Abdelkader Lahmar non ha camminato per pochi metri senza essere fermato da un residente.

Abdelkader Lahmar, attivista dei quartieri popolari di Vaulx-en-Velin, candidato alle elezioni legislative 2022 e 2024 nella 7a circoscrizione elettorale del Rodano.Foto: MA/Rue89Lione

Per il Nuovo Fronte Popolare, obiettivo gli “astensionisti” a Vaulx-en-Velin e Bron

“La nostra strategia è quella di individuare gli astenuti”, spiega Abdelkader Lahmar. Più in particolare a Bron ma soprattutto a Vaulx-en-Velin, il comune più popolato del distretto. “Molto si gioca durante la giornata. La gente verrà a votare? “, si chiede, spiegandoci che fa molta “educazione civica” durante la sua campagna.

Resta il fatto che il candidato ha avuto solo due settimane per convincere gli astenuti vodesi a mobilitarsi. Nel 2022 solo il 27,8% degli elettori registrati si è recato per votare. Per le elezioni europee del 2024 erano il 34,5%. Si tratta di circa 2000 voti in più espressi. Un salto di partecipazione che abbiamo riscontrato anche a Bron.

Approfittando dell’afflusso di nuovi attivisti per il Nuovo Fronte Popolare, Abdelkader Lahmar sta intensificando le azioni sul campo, “tra tre e quattro al giorno e per città”. Una cronometro di altri tre giorni, per “vincere contro i razzisti”.

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