Tarn: Christophe Ramond fa il punto a medio termine

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Christophe Ramond, presidente del dipartimento del Tarn dal 2017

Credito: TOTEM

Il presidente del dipartimento del Tarn è tornato dettagliatamente e diffusamente sugli impegni assunti da 3 anni, si mostra piuttosto complimentoso e nei suoi confronti si vanta di aver mantenuto il 95% delle proposte per le quali era stato rieletto nel 2021. Potere d’acquisto, salute, occupazione, mobilità, ma anche agricoltura. Nel mezzo del secondo atto di rabbia agricola, Christophe Ramond difende il suo primato con gli agricoltori del Tarn.

Il Tarn non sarebbe il Tarn senza i suoi agricoltori. Ci nutrono, modellano i nostri paesaggi. L'allevamento del bestiame e la coltivazione della vite sono l'identità di Tarnes. Siamo al loro fianco 365 giorni all’anno. Finanziamo più di 2 milioni all'anno per i nostri agricoltori. Mobilitiamo 200.000 euro per aiutare i nostri viticoltori dopo il gelo e la grandine. Il consiglio dipartimentale interviene anche quando un allevatore vede la sua mandria attaccata, per finanziare le telecamere e aiutarlo a preparare i casi.

Richiesti 15 milioni di euro di sforzi al dipartimento del Tarn

Ma le comunità dovranno stringere la cinghia. Lo Stato chiede loro uno sforzo finanziario colossale per cercare di ridurre il debito della Francia, e questi sono dipartimenti più colpiti: dalle loro entrate verrebbero così sottratti 2 miliardi di euro, circa 15 milioni di euro solo per il dipartimento del Tarn. Un taglio di bilancio che non passa per Christophe Ramond. Lo ha ribadito: non vuole essere costretto a fare scelte difficili.

Non posso dirlo: ridurremo le risorse del SDIS (Servizio Dipartimentale Vigili del Fuoco e Soccorso) per continuare ad essere al fianco delle nostre persone con disabilità, degli anziani. Non posso dirlo: ridurrò il peso della ristorazione collettiva piuttosto che mantenere la viabilità dipartimentale. Noi enti locali, a differenza dello Stato, siamo in azione, siamo nella vita quotidiana dei nostri concittadini. Quindi ogni euro che utilizziamo è un euro utile, che migliorerà la qualità della vita e che strutturerà il nostro territorio. Penso che lo Stato debba riformarsi in profondità, risparmiare nelle sue operazioni.

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