Il governo Meloni manda i migranti nelle città italiane gestite dalla sinistra?

Il governo Meloni manda i migranti nelle città italiane gestite dalla sinistra?
Il governo Meloni manda i migranti nelle città italiane gestite dalla sinistra?
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Il governo di estrema destra di Giorgia Meloni sta costringendo le navi delle ONG a recarsi nei porti del nord Italia per sbarcare i migranti salvati nel Mar Mediterraneo. La maggior parte di questi porti si trovano in città o regioni amministrate dalla sinistra. Un modo per l’esecutivo italiano di utilizzare questi sbarchi per penalizzare i suoi rivali politici?

Ufficialmente, l’obiettivo del decreto-faro della politica migratoria del governo di estrema destra di Giorgia Meloni era quello di regolamentare le operazioni di salvataggio dei migranti effettuate dalle ONG nel Mar Mediterraneo.

Presentato il 2 gennaio 2023, il “decreto Piantedosi” – dal nome dell’attuale ministro dell’Interno italiano – prevede l’obbligo per il capitano della nave della ONG di rientrare senza indugio nel porto assegnato allo sbarco dopo la prima operazione di salvataggio.

Risulta che, dalla sua entrata in vigore, i porti più spesso assegnati si trovano nel Nord Italia. Una situazione che penalizza l’azione umanitaria, secondo Soazic Dupuy, direttore delle operazioni di SOS Méditerranée.

“Ciò aggiunge ulteriori giorni di navigazione e questo ha un enorme impatto sulle nostre missioni, sia dal punto di vista logistico che economico”, lamenta. “Secondo i nostri calcoli, dall’entrata in vigore di questo decreto e a causa di questi transiti sempre più lunghi e distanti, abbiamo speso 700.000 euro in più in costi di carburante per la nostra nave Ocean Viking”.

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