Amine Tahraoui riconosce le difficoltà della sanità pubblica in Marocco

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Il Ministro della Sanità e della Protezione Sociale, Amine Tahraoui, ha riconosciuto le grandi difficoltà del sistema sanitario pubblico marocchino, in particolare per quanto riguarda i tempi di attesa per accedere alle cure. Questa dichiarazione è stata fatta durante la sua presentazione davanti alla Commissione dei settori sociali della Camera dei Rappresentanti, nell’ambito della discussione del bilancio settoriale per l’anno 2025.

Secondo i dati presentati dal ministro, il tempo medio per ottenere una visita per una visita medica per immagini arriva a 51,2 giorni, mentre per accedere a una consulenza specialistica occorrono in media 43,5 giorni. Queste cifre riflettono una realtà preoccupante, in particolare per i cittadini che cercano cure urgenti o specializzate.

La carenza di personale medico, un grosso ostacolo

Il ministro ha sottolineato che uno dei principali fattori che contribuiscono a questi tempi di attesa è la mancanza di personale medico, un problema ricorrente nel settore pubblico. Per far fronte a questo problema sono state messe in atto diverse iniziative, in particolare la riduzione della durata della formazione medica, lo sviluppo di una formazione specializzata adattata alle esigenze regionali, nonché il reclutamento locale per rafforzare la forza lavoro nelle aree con risorse insufficienti.

Tahraoui ha voluto chiarire che le sfide legate ai tempi di attesa non riguardano esclusivamente il Marocco e che riguardano anche i Paesi con sistemi sanitari più sviluppati.

Digitalizzazione e riforme strutturali

Tra le soluzioni già adottate per ridurre i ritardi, il ministro ha evidenziato la piattaforma elettronica Mawiidi, che facilita la gestione delle visite mediche. Nel 2022, questa piattaforma ha consentito di registrare oltre 1,9 milioni di appuntamenti, rispetto al 17% del 2017. Questi progressi dimostrano un miglioramento della trasparenza e dell’efficienza organizzativa del sistema sanitario pubblico.

Allo stesso tempo, sono in corso riforme più ampie nel quadro della legge quadro n. 06.22, che mira a ristrutturare il sistema sanitario nazionale. Queste riforme mirano a:

  • Migliorare l’accesso alle cure per tutta la popolazione;
  • Distribuire equamente le risorse mediche su tutto il territorio nazionale;
  • Modernizzare le infrastrutture e le attrezzature sanitarie;
  • Estendere la copertura sanitaria universale per garantire un’assistenza più inclusiva.

L’equilibrio tra pubblico e privato

Il ministro ha insistito sull’importanza di stabilire un equilibrio tra il settore pubblico e quello privato per offrire un’assistenza equa e accessibile. Ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale dei centri di emergenza e dei servizi medici permanenti, che devono garantire l’accesso continuo alle cure, in particolare per i casi urgenti.

Questi sforzi, sebbene ambiziosi, devono essere supportati da una migliore allocazione delle risorse e da una maggiore collaborazione tra i diversi attori del settore per soddisfare le aspettative dei cittadini in termini di salute.

LNT

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