Il Consiglio federale sperimenta la raccolta elettronica delle firme – rts.ch

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Il Consiglio federale sperimenta la raccolta elettronica delle firme – rts.ch
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La Confederazione sta preparando il terreno per autorizzare sperimentazioni limitate di raccolta della firma elettronica, per iniziative e referendum. Lo ha deciso mercoledì il Consiglio federale sulla base di un rapporto in cui si raccomanda di procedere per tappe.

L’analisi, richiesta dal Parlamento, presenta le opportunità e i rischi della raccolta della firma elettronica a livello organizzativo, tecnico, giuridico e istituzionale. Il Consiglio federale ha incaricato la Cancelleria federale di realizzare un progetto preliminare, in vista di limitate prove pratiche di digital Harvesting, si legge in un comunicato stampa.

L’attuale sistema di raccolta delle firme, basato su carta, presenta un potenziale di modernizzazione, rileva il rapporto, che tiene conto dei recenti casi di presunta falsificazione di firme per iniziative a livello federale. Nel contesto dello scandalo, la Cancelleria ha recentemente tenuto una tavola rotonda con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza nella raccolta delle firme.

>> Su questo argomento leggi: Cos’è questa storia delle firme fraudolente?

Nuovi rischi

Ma «il modello digitale presenta nuovi rischi e la sua affidabilità e la fiducia che i cittadini possono riporre in esso dipendono in larga misura dalla sua concezione», osserva il Consiglio federale. In particolare, sarà necessario porre un accento particolare sugli strumenti tecnici di controllo che potrebbero essere attuati senza compromettere la segretezza del voto, prosegue la relazione.

La raccolta elettronica comporterebbe anche un parziale trasferimento di competenze rispetto al sistema attuale. La responsabilità passerebbe dal comitato di iniziativa al gestore della piattaforma di raccolta, che dovrebbe essere affidata a un ente pubblico. I comuni continueranno a tenere le liste elettorali e la raccolta delle firme cartacee e digitali dovrà coesistere.

Il rapporto conclude che è impossibile determinare gli effetti della raccolta delle firme elettroniche sull’uso dei diritti popolari senza effettuare sperimentazioni pratiche. Il progetto preliminare della Cancelleria federale deve essere realizzato con il contributo dei Cantoni, dei Comuni, degli attori interessati della politica e della società civile e degli ambienti specializzati.

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