“Giocare sei giorni dopo gli All Blacks non è un regalo”, si rammarica Fabien Galthié due giorni prima della sfida contro l'Argentina

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Dopo aver vinto sabato sulla Nuova Zelanda (30-29), la Francia affronterà venerdì i Pumas, con una composizione rivista, svelata mercoledì.

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Télévisions – Redazione sportiva

Pubblicato il 20/11/2024 12:32

Tempo di lettura: 3 minuti

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L'allenatore della Francia Fabien Galthié, durante l'allenamento a Marcoussis, il 12 novembre 2024. (ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP)

Rispetto alla squadra vittoriosa degli All Blacks (30-29), Fabien Galthié ha annunciato, mercoledì 20 novembre, che farà quattro cambi nel XV francese che affronterà l'Argentina in un test match, venerdì allo Stade de France. “Sappiamo che contro queste squadre dobbiamo recuperare, ha spiegato. Ecco perché ci sono le rotazioni, un gruppo che si muove ma ha bisogno di consistenza. Giocare sei giorni dopo i Blacks non è un regalo”.

Tra i cambi troviamo quello del terzino Romain Buros, autore della sua prima scelta settimana scorsa e autore della sua prima meta in nazionale. Il giocatore dell'Union Bordeaux Bègles viene sostituito da quello dello Stade français, Léo Barré. “Romain Buros era previsto sul referto della partita, spiegò il tecnico. Ma non si è ripreso completamente da una stampella alla coscia. È stato completamente onesto con noi. Negli accordi con la Lega abbiamo il diritto di trattenere altri cinque giocatori. Quindi bisognava prendere una decisione. È stato Romain a prenderlo.”

Provato da inizio stagione per il suo club La Rochelle e titolare nelle prime due partite, Grégory Alldritt ha lasciato il gruppo, in favore di Charles Ollivon, ex capitano escluso contro il Giappone e in panchina contro la Nuova Zelanda. Tevita Tatafu, che aveva onorato la sua prima presenza contro i giapponesi, ma si era infortunato prestissimo contro gli All Blacks, lascia il posto a Uini Atonio, anche lui reduce da un infortunio. “Tevita ha capito davvero cosa fosse il livello internazionale”si è rallegrato Fabien Galthié, che “Contate su di lui per il Torneo”. Lo staff tricolore lo fa alla faccia della sfortuna.

“Abbiamo un campionato francese che è magnifico combinato con una Coppa dei Campioni, che fa una stagione di 40 partite, ricorda l'allenatore. Comprendiamo i vincoli dei club. Davanti a noi ci sono gli All Blacks che hanno giocato 12 o 14 partite con la propria Nazionale, più 10 partite con la propria provincia. Lavoriamo con questo ecosistema e ne siamo molto contenti, perché i Buros e i Tatafu sono emersi grazie alle loro buone prestazioni in campionato. Ma è per questo che ci permettiamo di dare ai giocatori delle finestre di rigenerazione.” Resta l'osservazione: “Abbiamo troppi feriti. È necessario sviluppare il potenziale che sta emergendo”.

Per quanto riguarda l'episodio di Matthieu Jalibert, riservista contro la Nuova Zelanda e che ha preferito tornare al Bordeaux la scorsa settimana, Fabien Galthié, che ha fatto osservazioni incisive in conferenza stampa giovedì scorso, ha calmato gli animi. “Non c'è polemica su Matthieu Jalibert. Aveva bisogno di rigenerarsi. Discuto con lui. Trovo un peccato l'amalgama tra i commenti fatti verso una squadra che si avvia verso una partita che ha bisogno di parole forti, e giocatori di il gruppo Francia, di cui fa parte, che ha altre esigenze, che noi sosteniamo”. Il primo tempo dell'UBB non figurava domenica nella lista dei 42 giocatori che hanno preparato l'ultima partita del 2024 contro l'Argentina.


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