Un volume d'acqua mortale per la fauna acquatica: dichiarato colpevole il sindacato paritetico Gers Trigone

Un volume d'acqua mortale per la fauna acquatica: dichiarato colpevole il sindacato paritetico Gers Trigone
Un volume d'acqua mortale per la fauna acquatica: dichiarato colpevole il sindacato paritetico Gers Trigone
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l'essenziale
Il sindacato misto del Gers, Trigone, è stato portato in tribunale per aver causato un'eccessiva mortalità della fauna selvatica negli ambienti acquatici nel 2022 a Castera-Verduzan. È stato condannato ad una multa di 5.000 euro con sospensione della pena.

Nell'ottobre 2022, nel Gers, gli ispettori ambientali hanno constatato la mortalità dei pesci alla soglia del mulino di Tauzia. Secondo misurazioni fisico-chimiche, la morte di queste masse di pesci è stata collegata all'impianto di trattamento delle acque reflue di Castéra-Verduzan. Si ammetteva che il fiume, l'Auloue, avesse perso ossigeno dopo la stazione. Si è scoperto che il problema era legato alla siccità. Il presunto responsabile? Il sindacato comune dell'acqua, dei rifiuti e dei servizi igienico-sanitari del Gers: Trigone.

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Scaricando il normale volume di acqua trattata in un fiume a portata molto bassa, rendeva l'acqua mortale per la fauna selvatica. Perseguito dai tribunali, il presidente di Trigone, Francis Dupouey, ha assicurato che “tutte le misure erano state adottate quando è stato segnalato l'inquinamento”.

Anche il suo avvocato, Me Gallardo, aveva chiesto l'assoluzione durante l'udienza che si era tenuta lo scorso settembre. L'ispettore ambientale, da parte sua, ha affermato in tribunale che la stazione era la causa della morte di questi pesci. “L'operatore dovrebbe controllarne il flusso durante i periodi di scarso flusso e modificarne le operazioni” ha dichiarato durante l'udienza. Da parte sua, la difesa aveva presentato una “presentazione alternativa dei fatti” sostenendo che “il tasso cambia perché c'è meno acqua”.

Ma alla fine la giustizia ha deciso. Questo lunedì, 18 novembre, è stata emessa la decisione del tribunale. La Procura aveva chiesto una multa di 10.000 euro. Una somma da pagare che è stata divisa per due e sospesa.

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