Due uomini sono stati arrestati e incriminati giovedì 21 novembre, sospettati di aver violato la piattaforma di consegna Uber Eats. La cifra stimata è di oltre 2 milioni di euro.
Danni stimati in oltre 2 milioni di euro. Due persone sono state arrestate martedì e incriminate giovedì, sospettate di aver violato la piattaforma di consegna Uber Eats tramite la messaggistica crittografata di Telegram. L'importo dei danni è stato stimato in oltre 2 milioni di euro, ha riferito l'AFP, confermando le informazioni di Le Parisien.
Uno dei due sospettati è stato arrestato a Saint-Nazaire (Loire-Atlantique) e l'altro a Nanterre (Hauts-de-Seine). Entrambi furono posti sotto controllo giudiziario a Parigi. La sezione criminalità informatica ha aperto un'indagine giudiziaria per frode da parte di bande organizzate contro la piattaforma online americana volta a consentire una transazione illecita da parte di una banda organizzata.
Rimborsi indebiti
La società Uber Eats ha presentato un reclamo il 22 aprile dopo aver notato che da gennaio 2022 gli ordini dei pasti avevano ricevuto da parte sua rimborsi indebiti.
Le indagini sono state affidate ai gendarmi della SR (sezione ricerche) di Parigi che hanno arrestato i due uomini. Il canale Telegram “Fast Eats” ha offerto di effettuare ordini sulla piattaforma al -50% del valore reale dei pasti. Gli imputati hanno così recuperato il 50% del valore reale dell'ordine, nonché il rimborso completo da parte della società Uber Eats, ha affermato l'accusa.
Gli autori hanno utilizzato nuovi conti cliente per ogni ordine, consentendo di ottenere il rimborso del primo ordine. Per fare ciò, hanno utilizzato un programma fraudolento (bot), consentendo loro di automatizzare le loro attività. Sono stati così rilevati 137.000 conti fraudolenti.
La compagnia americana ha stimato i danni in 2,4 milioni di euro, per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2022 e il 26 giugno 2024.
