Scopri la cella del Conte di Monte Cristo a Marsiglia

Scopri la cella del Conte di Monte Cristo a Marsiglia
Scopri la cella del Conte di Monte Cristo a Marsiglia
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Il caldo è insopportabile e, nonostante il tempo splendido e il mare calmo, attraccare all’isolotto di Château d’If, situato a 1,5 chilometri al largo della costa di Marsiglia, non è facile. Nonostante le sue acque turchesi, il luogo, delimitato da rocce sporgenti, è altamente inospitale e di difficile accesso. Ancora oggi sbarcare lì con tempo di maestrale è più che pericoloso e i collegamenti marittimi vengono sospesi non appena il mare si alza.

Prigionieri famosi, reali, immaginari o anonimi

Presentato così è facile capire perché questo pezzo di terra servì come fortezza a difesa dell’ingresso della città e come prigione per quasi quattrocento anni. Tra i suoi prigionieri, alcuni veri rimasero famosi come il rivoluzionario Mirabeau, incarcerato per alcuni mesi tra il 1774 e il 1775, o il comunardo Gaston Crémieux, fucilato nel 1871 nella prigione. Vi soggiornarono anche migliaia di sfortunati anonimi, come i circa 3.500 protestanti martirizzati al castello d’If dopo la revoca dell’editto di Nantes.

Ma è senza dubbio la forza della finzione che ha regalato al castello d’If il suo prigioniero più famoso, con il personaggio del conte di Montecristo portato in vita da Alexandre Dumas. Nel suo romanzo Le comte de Monte Cristoadattato per il cinema e uscito nelle sale questo venerdì, il celebre romanziere inizia le avventure del suo eroe che, prima di assumere il titolo di conte, era solo un semplice marinaio di nome Edmond Dantès, interpretato nel film da Pierre Niney.

Una fuga che ha ispirato una gara di nuoto

Incarcerato ingiustamente in un contesto di rivalità romantica e cospirazione politica in una Francia post-bonapartista, Edmond Dantès è destinato a essere dimenticato venendo rinchiuso in una sinistra cella del castello. Lì si svolge tutta la prima parte del romanzo e prima di incontrare la follia, Edmond Dantès incontra l’abate Faria, un compagno di prigionia con il quale riesce a comunicare scavando una galleria tra le loro due celle. Una galleria ricostituita per il piacere di circa 100.000 visitatori annuali del sito.

Dopo quattordici anni di prigionia, Edmond Dantès riesce a fuggire, fingendosi morto e gettato in mare. Raggiunge poi l’isola di Monte Cristo, situata tra la Corsica e l’Italia, dove si trova un favoloso tesoro rivelato da Padre Faria. Una fortuna che l’ormai Conte di Montecristo utilizzerà per portare a termine la sua vendetta. Oggi, in omaggio a questa fuga romantica, ogni anno a Marsiglia viene organizzata la “Disfida di Monte Cristo”, una gara di nuoto.

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