Legislativo: “Jean-Luc Mélenchon non è nel panorama politico del Nuovo Fronte Popolare” dice Fabien Roussel

Legislativo: “Jean-Luc Mélenchon non è nel panorama politico del Nuovo Fronte Popolare” dice Fabien Roussel
Legislativo: “Jean-Luc Mélenchon non è nel panorama politico del Nuovo Fronte Popolare” dice Fabien Roussel
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Ospite di France Bleu Nord questo lunedì, Fabien Roussel, segretario nazionale del PCF, è tornato sulla questione del futuro Primo Ministro se la coalizione di sinistra del Nuovo Fronte Popolare vincesse le elezioni legislative. Mentre il capo de La France insoumise, Jean-Luc Mélenchonrilanciando questo fine settimana l’ipotesi del suo ingresso a Matignon, Fabien Roussel ha espresso la sua categorica opposizione.

Jean-Luc Mélenchon “non fa parte del Nuovo Fronte Popolare”

“Dico a Jean-Luc Mélenchon che nessuno può proclamarsi Primo Ministro”ha insistito Fabien Roussel che ha ricordato che in caso di vittoria, “La decisione di scegliere un Primo Ministro quando sarà il momento sarà presa con i deputati eletti dal Nuovo Fronte Popolare”. Il leader dei comunisti insisteva addirittura: “Jean-Luc Mélenchon non è mai stato presente” nelle discussioni sul programma del Nuovo Fronte Popolare, “Non è nel Nuovo Fronte Popolare, non è lì”.

Per Fabien Roussel, “i deputati del Nuovo Fronte Popolare decideranno domani chi è la personalità più unificante per costruire un Parlamento pacifico” e per lui chiaramente non lo è non Jean-Luc Mélenchon. Lo stima “Il signor Macron” agita Jean-Luc Mélenchon “come uno straccio rosso”.

Emmanuel Macron, “più parla, più perde il suo campo”

Fabien Roussel è tornato anche sulla “lettera ai francesi” pubblicata da Emmanuel Macron sulla stampa regionale e su France Bleu. Per il segretario nazionale del PCF, il capo dello Stato è “picchiato? abbattuto, isolato” e questa lettera “non porta nuove idee”. “Più parla, più perde la sua parte”insiste Fabien Roussel che ritiene che il Presidente della Repubblica “non prevede alcuna misura per rispondere alla questione del potere d’acquisto dei francesi, dei servizi pubblici, della scuola, della sanità”.

Sulla questione di programma economico del Nuovo Fronte Popolare, Fabien Roussel ha affermato che era necessario “rivalutare lavoro e salario”. “Fini” IL “quasi 200 miliardi di euro di aiuti pubblici che il governo di Emmanuel Macron distribuisce così”, comprese le grandi aziende. Il leader dei comunisti lo vuole “sostenere le microimprese, le PMI, gli artigiani, i commercianti per consentire loro di assorbire questo aumento salariale”.

IL questione di nucleare, e in particolare sei EPR programmate da Emmanuel Macron, di cui due a Gravelines, non figura nel programma NFP, che associa in particolare PCF, LFI, PS ed Ecologists. Ma Fabien Roussel sostiene che se il Nuovo Fronte Popolare andrà al governo, la questione verrà posta in Parlamento “costruiremo una maggioranza”, anche se ciò significa fare affidamento per questo argomento “altri deputati del centro e della destra in particolare”. “Sono a favore della difesa dell’interesse generale e degli investimenti nell’energia nucleare e rinnovabile”, Fabien Roussel insiste ancora.

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Anche Fabien Roussel lo è candidato alle elezioni legislative nella 20a circoscrizione elettorale del Nord dove affronterà altri quattro candidati al primo turno il 30 giugno:

  • Guillaume FLORQUIN ( Raduno Nazionale )
  • Elisabetta GONDY ( Unione dei Democratici e degli Indipendenti )
  • Pierre-Luc VERVANDIER ( Insieme! )
  • Dimitri MOZDZIERZ ( Più a sinistra )

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