Fare tre pasti al giorno diventerà un lusso in Francia? La domanda potrebbe sorgere dopo aver letto il rapporto dell’Unicef pubblicato questo martedì, alla vigilia della Giornata internazionale dei diritti dei bambini. La filiale francese della ONG ha effettuato una consultazione molto ampia con 20.000 bambini dai 6 ai 18 anni. Alla domanda se consumassero tre pasti al giorno, il 22,8% dei bambini intervistati ha risposto di no, più di un bambino su cinque. Per quanto riguarda l'alimentazione, l'11% degli intervistati ha ammesso di mangiare carne, pesce o un uovo solo una volta alla settimana o mai. La stessa osservazione vale per frutta e verdura.
Di fronte a questa constatazione, l’Unicef ha annunciato la creazione di un osservatorio sui diritti dell’infanzia al fine di avviare politiche pubbliche “più efficaci”. Perché le difficoltà dei più piccoli non si concentrano solo sul cibo. Molto spesso i bambini più svantaggiati accumulano difficoltà, a volte privati delle relazioni sociali e dei legami con il mondo esterno.
Più di un quarto degli intervistati ammette di avere difficoltà ad accedere alla conoscenza. Quasi l’11% non potrà mai organizzare una festa di compleanno a casa e nemmeno ospitare gli amici dove vive. “Queste privazioni, spesso cumulative, generano un profondo sentimento di esclusione tra questi bambini e adolescenti, che si sentono costretti da una deviazione dalla norma, senza necessariamente essere immersi in un disagio assoluto”, nota l’organizzazione delle Nazioni Unite.
Pensieri suicidari negli adolescenti
E non è tutto. Nel suo rapporto, l'Unicef sottolinea la percentuale crescente di bambini che subiscono violenza fisica da parte di altri bambini o adolescenti (il 30% degli intervistati dichiara di esserne vittime). Fatti che, non a caso, portano i giovani a pensieri negativi. Oltre il 30% dei giovani di età superiore ai 13 anni dichiara di aver già pensato al suicidio.
In questo contesto, l’Unicef esorta il governo ad agire “con urgenza per tutelare i diritti dei bambini e garantire il loro sviluppo in una società più giusta”.