Dopo Yoann Conte, la guida gialla, che ha presentato lunedì sera, al teatro Trianon di Parigi, i suoi vincitori dell'anno, ha incoronato lo chef di Pré Catelan e Jules Verne.
La stagione dei premi gastronomici è davvero iniziata. Dopo il Lebey, che ha premiato le sue migliori creazioni culinarie di fine ottobre (antipasto, foie gras, dessert al cioccolato, ecc.), e prima del List (25 novembre) e del Michelin, la cui messa solenne è prevista il 31 marzo a Metz, ben tre guide hanno annunciato questo lunedì i loro vincitori dell'anno: Fooding e i suoi premi con titoli insoliti, Pudlo e i suoi bistrot parigini e Gault&Millau.
La guida gialla, che ha organizzato la sua cerimonia in due tappe, al Trianon poi all'Eliseo Montmartre (Parigi), aveva già annunciato in anticipo, come l'anno scorso, i suoi 24 candidati per sei categorie, in stile Oscar e Caesar .
A succedere a Yoann Conte è Frédéric Anton, chef del Pré Catelan (Parigi 16e), che si aggiudica il premio più ambito come chef dell'anno. Lo chef, premiato anche con 5 cappelli e un voto di 19/20 nella guida (ma anche 3 stelle Michelin), ha vinto contro Glenn Viel (L'Oustau de Baumanière), Jacques Marcon (Régis & Jacques Marcon) e il meno noto Nicolas Masse (Les Sources de Caudalie). Anton, anche lui alla testa di Jules Verne, a 2e piano della Torre Eiffel, ha recentemente inaugurato La Ferme du Pré, un bistrot tradizionale più accessibile accanto al suo ristorante gourmet nel Bois de Boulogne.
Per quanto riguarda i dolci, è il pasticciere Sébastien Nabaile (La Table de Pavie a Saint-Émilion) a ritirare il trofeo. Bastien Debono (La Table de Yoann Conte a Veyrier-du-Lac) è incoronato sommelier dell'anno, Nicolas Brossard (Christopher Coutanceau a La Rochelle), direttore di sala.
Infine, nei Paesi Baschi è in gioco il futuro per la guida lanciata nel 1972 poiché il “Grande di domani” è Clément Guillemot (Choko Ona a Espelette) e i “Giovani talenti”, Brice Goeuriot e Margaux Le Baillif (Nuance a Bayonne ).