Fine stagione dal sapore amaro il sito Bellebouche a Mézières-en-Brenne, nell'Indre. Come ogni inverno, il villaggio turistico e il centro ricreativo chiudono i battenti da Ognissanti a Pasqua. Ma quest'anno l'associazione Cap sur la Brenne, che gestisce il sito, ha annunciato la rinuncia. “Siamo messi in liquidazione coatta amministrativa con un debito di 500.000 euro. Cesseremo la nostra attività questo 18 novembre” spiega François Mignet, presidente dell'associazione, un anno prima della fine ufficiale della delega di servizio pubblico firmata per tre anni con il comune di Mézières-en-Brenne.
Il motivo, secondo il manager, è la quota troppo alta degli affitti: 24.000 euro per il villaggio vacanze a cui si aggiunge quello del centro ricreativo e della relativa attività di tree-climbing. “Solo il centro ricreativo ci costa un terzo delle spese. Serve personale qualificato, è molto complicato. Per non parlare delle attività acquatiche. Il municipio non ha abbassato l'affitto, anche se per due anni a Bellebouche non è stata possibile fare il bagno“. Nel 2022, infatti, la proliferazione dei cianobatteri aveva impedito di sfruttare lo stagno e nel 2023 Bellebouche aveva vissuto il suo tradizionale episodio di Asec.
Ma il sindaco di Mézières-en-Brenne, Jean Louis Camus, nega ogni responsabilità per il fallimento di questa collaborazione. “Già in passato avevamo predisposto uno scadenzario per agevolare il pagamento di un debito ancora non saldato. Sapevano quando firmavano i documenti l'importo dell'affitto. Hanno firmato consapevolmente“.
Il sito impiegava sette persone che saranno quindi licenziate. Il municipio cerca un acquirente per una riapertura possibilmente in primavera.