NARRATIVA – Frustrati di dover condividere il potere con LR, infastiditi dall'andamento del dibattito sul bilancio e disorientati dalla mancanza di prospettive, i sostenitori di Emmanuel Macron abbandonano sempre più l'Emiciclo. A costo di lasciare campo libero alla sinistra e alla RN.
Sparsi nell'emiciclo dell'Assemblea nazionale, come persi in mezzo a un campo di battaglia, tre deputati rinascimentali sembrano giorni brutti. In questa nuova notte di dibattiti sul bilancio, questo venerdì 25 ottobre, Mathieu Lefèvre, Charles Rodwell e Charles Sitzenstuhl sono il bersaglio degli attacchi dei loro colleghi di sinistra e del Raggruppamento Nazionale (RN). Teste abbassate e sorrisi irritati.
Quasi soli sui loro banchi, ultimi difensori della linea presidenziale, questi specialisti della finanza cercano di impedire l'aumento dell'imposta sulle società per le grandi aziende… proposto dal governo che dovrebbero sostenere. Al microfono Charles Sitzenstuhl è preoccupato per “mettendo in pericolo l’attrattiva economica della Francia» e un “probabile ritorno della disoccupazione».
«E ti ricordo che è in maggioranza!», dice beffardo un deputato del RN. Poco dopo, la socialista Dieynaba Diop ha attaccato l’intervento del collega Charles Rodwell: “Dovremmo creare una tassa sull’arroganza! Guadagnerebbe miliardi!“. Ecco i rappresentanti del campo Macron presi nelle immense fauci delle opposizioni. Abbandonato dai loro alleati.
Dal fallimento delle truppe del Capo dello Stato alle elezioni legislative anticipate…
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